Macrico, incontro tra il sindaco Petteruti e il Vescovo Nogaro

di Redazione

Nicodemo Petteruti CASERTA. Un lungo colloquio, quello tra Nicodemo Petteruti e il vescovo Nogaro,al termine del quale il sindaco si è cordialmente accomiatato dal presule, ringraziandolo per la serenità dimostrata e per il contributo di indirizzo morale che non fa mai mancare alla città.

“Ho visitato il Vescovo – ha dichiarato il Sindaco – portando con me progetti, documenti e quant’altro mi ha consentito, dopo aver ricevuto l’accorata lettera indirizzatami nei giorni scorsi, di fornirgli un quadro chiaro e onesto, sia del progetto che delle dinamiche che hanno governato e governano il cammino di questa iniziativa preziosa per la città. Aver ricevuto, alla fine, una parola di benedizione per quanto l’Amministrazione sta facendo per assicurare alla città questo bene che è da sempre nei suoi sogni, è un conforto insostituibile per proseguire una fatica che si sta rivelando irta di difficoltà, ostacoli, rischi di ogni genere, a cominciare dalla paventata eventualità che, a causa di incomprensioni e tensioni, la cui eco giunge prontamente e dilatata a Roma, e ristrettezze di budget, il Governo possa decidere di annullare l’intervento su Caserta. Un peccato, ho detto al Vescovo, per il quale chi ne fosse la causa non potrà mai sperare nel perdono della città. A Monsignor Nogaro ho mostrato i grafici d’insieme del progetto e i protocolli d’intesa, senza entrare nei dettagli squisitamente tecnici, spiegandogli le esigenze cogenti del Governo e della Regione per la realizzazione dei plessi che più hanno attratto l’attenzione in città, e lo sforzo che, con la Struttura di Missione del Governo e con la Soprintendenza si sta facendo per introdurre nell’appalto elementi di richiamo per la grande architettura internazionale e di armonizzazione delle funzioni di quei plessi con la vocazione del parco. Ho avuto infine la soddisfazione – ha concluso il sindaco – di sentire dal Vescovo parole di comprensione per aver negato ogni ipotesi di smembramento del Macrico, ipotesi certamente scongiurata dalla scelta del Governo di procedere all’esproprio. Un tassello del mosaico dal quale è apparso chiaro che non possono in nessun modo attribuirsi intenti speculativi ad un’Amministrazione che ha voluto un Macrico integro e intero, pubblico, chiuso rigorosamente all’edilizia abitativa, dedicato al verde e ai servizi soprattutto orientati alla gioventù e allo sviluppo dell’ aggregazione culturale. Un buon incontro, chiusosi con la paterna raccomandazione del Vescovo di mantenere vivo il dialogo con la città e di fare ogni sforzo, con essa, perché quest’occasione unica non corra inutili rischi. Una raccomandazione volentieri da me accettata, dal momento che tutta l’azione sin qui sviluppata ha quest’unico supremo obiettivo”.

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