La Coop se ne va da Teverola, trattano Despar e Mida 3

di Redazione

Centro commerciale MedìTEVEROLA. Sembra volgere al termine in Campania ed in Terra di lavoro la significativa esperienza della Unicoop Tirreno, una tra le più note testimonianze di impresa sociale in Italia e che controlla 4 siti regionali della grande distribuzione e in particolare l’Ipercoop di Teverola con circa cento dipendenti.

Nel corso dell’ultima seduta del consiglio di amministrazione del gruppo dei consumatori (900 mila i soci), il presidente Marco Lami ha ufficializzato la decisione di chiudere i 4 centri meridionali in costanza di risultati di esercizio affatto soddisfacenti sia per i pesanti costi di gestione sia per il costante e preoccupante aumento dei prezzi. Secondo voci che circolano insistentemente negli ambienti sindacali, alcune delle 4 strutture regionali avrebbero già trovato un’acquirente, vale a dire la Despar, l’associazione di grossisti e dettaglianti presenti dal 1960 non solo in Campania ma anche in altri importanti regioni come la Calabria e la Basilicata.

Per la vendita del solo sito della Ipercoop di Teverola, invece, è stata avanzata la candidatura della pugliese Mida 3, la società del gruppo Megamarket già presente sul territorio comunale, operativa nel campo della distribuzione alimentare e che detiene i marchi Famila, Iperfamila, A&O. Se la trattativa tra Unicoop e Mida andrà in porto, verrà a costituirsi a Teverola un polo della grande distribuzione di notevoli proporzioni, con riflessi non secondari anche per il contiguo centro degli affari Medì, da molti considerato l’antesignano dei più grandi insediamenti commerciali che hanno trovato collocazione di recente tra le province di Napoli e di Caserta, con più di cento negozi distribuiti su tre piani.

Ma a gettare acqua sul fuoco sono intervenuti ieri i rappresentanti delle organizzazioni di categoria che non nascondono le loro preoccupazioni. «L’operazione non è ancora nota in tutti dettagli – valutano i segretari Cimmino della Ugl ed Arricale della Filcams – comunque ci coglie di sorpresa perché, secondo le comunicazioni ricevute ultimamente dall’azienda, non è che l’Iperfamila di Teverola navighi in acque tranquille».

Ed intanto di difficoltà nel settore della grande distribuzione si continua a parlare, dopo i ridimensionamenti disposti dal colosso Carrefour a Capodrise e la chiusura di Unieuro, all’interno del centro Iperion, a Caserta. La crisi si fa sempre piu complessa ,il calo dei consumi si fa sentire sempre di più sui prodotti hitech, come viene segnalato da alcuni punti-vendita di Euronics.

da Il Mattino (28.09.08)

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