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Protesta dei cacciatori casertani costretti a “migrare”
CASERTA. Il Comitato di gestione dellAmbito Territoriale di Caccia di Caserta applica in modo rigido la norma e circa mille cacciatori non hanno la possibilità di dedicarsi allattività venatorio nella propria provincia.
Chi non ha pagato la quota entro il 31 marzo, non potrà svolgere lattività venatoria nella provincia è il messaggio del Comitato che chiude senza possibilità di replica una querelle che ha visto le associazione venatorie dibattere per tutta lestate. La decisione ha però scatenato un putiferio tra le associazioni venatorie e mandato su tutte le furie i cacciatori che per dar sfogo alla propria passione dovranno migrare verso ambiti di caccia di altre province come Napoli.
A far sentire la voce dei cacciatori è soprattutto Salvatore Oliva, presidente provinciale dellArci-Caccia di Caserta: Non si comprende questa scelta, ha spiegato Oliva così come non si capiva prima lestrema tolleranza. Dalla istituzione degli ATC si era stati tolleranti verso i ritardi nei pagamenti delle quote, dando vita ad una consuetudine che è andata avanti per più di un decennio. Questo perché si era coscienti che la norma era fortemente penalizzante per il cacciatore, tanto è vero che è stata più volte oggetto di contestazioni. Non è possibile pagare cinque mesi prima dellapertura della caccia senza che uno sa se avrà la possibilità o meno di andare a caccia.
In realtà, spulciando i dati, come afferma il presidente provinciale, in passato in provincia di Caserta si era dato la possibilità di pagare la quota anche fuori tempo massimo, ricevendo la relativa autorizzazione di caccia nellAmbito. Da questanno si è deciso diversamente senza tuttavia una idonea pubblicizzazione tanto da mettere in difficoltà le stesse associazioni venatorie.
Come associazione ha concluso Oliva avevamo chiesto una proroga dei termini di presentazione delle domande che è rimasta lettera morta e quindi il cacciatore casertano per poter praticare lattività venatoria nella propria provincia, dovrà eleggere residenza venatoria in altra provincia della Campania, così che attraverso la mobilità potrà esercitare la caccia per venti giorni in provincia di Caserta. In pratica deve essere ospite nella propria casa.
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