Sprechi e indennità, Di Santo: “La minoranza in malafede”

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo attraverso il quale l’amministrazione Di Santo ha pubblicamente risposto alla minoranza sulla questione degli sprechi e delle indennità.

“Fatti concreti contro le menzogne in mala fede”

Ancora una volta la minoranza ha perso una buona occasione per stare zitta! Non sapendo più a cosa appigliarsi in questi caldi giorni di fine luglio l’opposizione è tornata a riproporre la solita storiella dell’aumento dei costi delle indennità di carica da parte della giunta Di Santo. Menzogne in mala fede sostenute da chi nel corso degli anni in cui è stato al governo del paese ha dato vita a un vero ‘assalto alla diligenza’ distribuendo prebende e incarichi a parenti e amici facenti parte della ristretta cerchia dei prediletti del sovrano. È giusto che i cittadini sappiamo che con l’insediamento della giunta Di Santo le cose hanno preso una direzione opposta a quella dei tempi del sovrano decaduto.

L’unico metodo che conosciamo per rispondere alle bugie in malafede della minoranza sono i fatti che qui vi elenchiamo:

– Il sindaco in carica sin dal primo giorno di insediamento ha rinunciato all’indennità di carica devolvendola ad associazioni che si occupano di poveri ed indigenti;il suo predecessore è costato alle casse comunali per il periodo 2000-2008 la bellezza di 220mila Euro per i soli permessi lavorativi. Tutti questi soldi senza considerare il periodo antecedente che parte dal 1994, e senza calcolare l’indennità di carica percepita e il fatto che a tutt’oggi il consigliere Savoia costa al Comune di Sant’Arpino 130 euro per ogni giorno in cui è costretto ad assentarsi dal lavoro per i suoi impegni consiliari;

– La giunta comunale a metà luglio ha deliberato la riduzione del 10% l’indennità degli assessori che svolgono lavoro dipendente, e del 20% di quelli che svolgono un’attività autonoma;

– A partire da quest’anno grazie alla riconsegna dell’autoblu i santarpinesi risparmieranno 7.000 Euro;

– La giunta Di Santo ha soppresso il contratto di telefonia mobile da 21.000 Euro annui per i cellulari in dotazione a sindaco, assessori, consiglieri e consulenti vari. Oggi non un euro esce dalle casse comunali per i cellulari degli amministratori; – Abbiamo abrogato il Piano di Comunicazione da 32 mila euro annui voluto dalla giunta Savoia;

– Abbiamo abrogato la Commissione Edilizia, organismo ormai superfluo e costoso, e dopo anno il Responsabile del settore Urbanistica non è più un consulente esterno, ma un dipendente comunale.

Tutti questi provvedimenti, che consentiranno un risparmio di centinaia di migliaia di euro all’anno, sono stati adottati nei primi mesi di lavoro e rappresentano la strada lungo la quale ci muoveremo nel corso dei prossimi 5 anni.

Alla minoranza diciamo di smetterla con le menzogne, prendendo serenamente atto del risultato elettorale, e, se possibile, a cercare di dare il proprio contributo per la crescita e il miglioramento del nostro paese.

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