Rifiuti, debito di 5 milioni: “Calatia” nomina legale per contestare

di Redazione

rifiutiSAN NICOLA LA STRADA. 5 milioni di euro è il debito che i comuni di San Nicola La Strada e Maddaloni, consorziati in “Calatia”, hanno nei confronti del Commissariato di Governo per l’Emergenza rifiuti.

Per contrastare questa richiesta, “Calatia” dà incarico all’avvocato Antonio Lamberti di Aversa di avviare iniziative giudiziarie per la contestazione delle pretese creditorie, connesse alle attività comunque rientranti nel ciclo integrato dei rifiuti e non svolte, o non adeguatamente svolte, nell’interesse di Calatia. L’enorme debito farà dunque parte di un annoso contenzioso, del quale non si vedrà la fine, che l’Unione Calatia ha deciso di intraprendere con la struttura che fu del Sottosegretario Bertolaso. Il Commissario delegato per l’Emergenza Rifiuti ha chiesto, in data 27 maggio 2008, il pagamento, relativo agli anni 2006 e 2007, di circa cinque milioni di euro. Per la precisione, 4.963.871 euro quale corrispettivo per i rifiuti sversati a Parco Saurino. Il Commissariato di Governo per l’Emergenza rifiuti si è datato di tre sub commissari, o più precisamente, di tre “soggetti attuatori” che debbono coadiuvare il commissario straordinario. Uno di questi è il dottor Massimo Gerli, al quale è stata demandata la gestione contabile e finanziaria, la gestione delle spese correnti, quella relativa alla riscossione ed al recupero delle somme a carico di Comuni, Consorzi ed altri Enti. Ma, in definitiva, chi pagherà i 5 milioni di euro che il Commissario delegato ha chiesto ai Comuni di San Nicola La Strada e di Maddaloni riuniti nel consorzio “Calatia”? Visto che Maddaloni ha più del doppio degli abitanti di San Nicola, il rapporto fra i due comuni, euro più, euro meno, dovrebbe essere di un terzo a carico del comune di San Nicola La Strada e due terzi a carico di Maddaloni. Il sindaco di San Nicola, Angelo Antonio Pascariello, si è già dimesso dalla carica di Presidente di Calatia – carica che ora è ricoperta dal sindaco di Maddaloni Michele Farina – e da circa sei mesi ha annunziato di aver dato mandato ad un noto avvocato perché trovasse la strada migliore per sciogliere il consorzio Calatia. Ma a tutt’oggi, Calatia è ancora in piedi. Anche le opposizioni dei due comuni, comunque presenti all’interno di Calatia, contribuiscono a mantenere in piedi un carrozzone inutile e che costa alla collettività una barca di soldi. Perché i consiglieri dell’opposizione non si dimettono dai rispettivi incarichi di consiglieri ed assessori? Come al solito prevale la logica della “preservazione del posto” conquistato con molta fatica fra quegli elettori che credevano che “un mondo migliore è possibile”.

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