Maroni fa il punto su sicurezza e immigrazione

di Redazione

Roberto Maroni ROMA. Nella conferenza stampa al termine del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza da lui presieduto, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha tracciato un bilancio dei risultati nella lotta alla criminalità organizzata, terrorismo, immigrazione clandestina e sicurezza stradale.

Per quanto riguarda i reati “c’è stato un calo in questi ultimi mesi, ma non per i Patti per la sicurezza che sono rimasti tutti sulla carta, tranne i nostri”, bensì per “la fine dell’effetto dovuto all’indulto e certamente anche per una più efficace azione delle forze dell’ordine”.

E proprio sull’azione delle forze dell’ordine, Maroni ha sottolineato l’arresto, dall’inizio dell’anno ad oggi, di latitanti della criminalità organizzata, di cui quattro inseriti nell’elenco di quelli più pericolosi, oltre a 2.388 beni sequestrati e 120 confiscati alla criminalità organizzata.

Sull’impiego di tremila militari nelle città, in “pattuglie miste” con polizia, carabinieri e guardia di finanza, il ministro, premettendo che “è ancora presto per fare un bilancio”, ha ritenuto comunque “positivi” i risultati: 37 persone arrestate, di cui 33 extracomunitari; 37 denunciate in stato di libertà, di cui 24 stranieri; 3.805 persone identificate; 1.139 veicoli controllati di cui dieci sequestrati. “Un’operazione – ha sottolineato – utile a garantire maggiore sicurezza e l’hanno capito bene i cittadini. Alla fine dei sei mesi previsti valuteremo se proseguire per altri sei mesi”.

Poi la questione degli sbarchi dei clandestini sulle coste italiane. Per Maroni, nonostante gli sbarchi siano aumentati nel primo semestre di quest’anno (nel primo semestre dell’anno sono arrivati in Italia – tra Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna – 10.611 immigrati contro i 5.380 dello stesso periodo del 2007), “è notevolmente migliorata l’azione di contrasto”. “Le espulsioni effettivamente conseguite nei primi sette mesi sono aumentate del 15%, i respingimenti del questore del 25%, le riammissioni del 5%, i rimpatri con voli charter del 57,7%”, ha detto il ministro.

Il titolare del Viminale ha sottolineato che, con l’entrata in vigore del decreto sulla sicurezza, negli ultimi tre mesi si è registrata una riduzione del 10% degli incidenti stradali. “Nei mesi di maggio, giugno e luglio 2008 sono raddoppiati gli accertamenti al codice della strada, e questo ha portato alla riduzione del 10% degli incidenti, del 10,8% delle persone ferite e del 6% delle persone decedute”, ha detto Maroni, per il quale questi dati “dimostrano che le nuove norme e gli intensificati controlli portano a risultati assai positivi, ed è la strada che vogliamo seguire”. Al 30 luglio sono stati sequestrati 1.263 veicoli, di cui 1.138 per guida in stato di ebbrezza alcolica e 125 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

Altro tema la violenza negli stadi, per la quale Maroni ha annunciato “tolleranza zero”. Tra le iniziative, la costituzione di un Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, che si affiancherà all’Osservatorio, come organismo tecnico per valutare gli interventi da mettere in campo per garantire la sicurezza negli stadi. Al Comitato parteciperà anche un rappresentante dell’Aisi, l’Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna, ex Sisde.

Sul rischio terrorismo si è espresso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi, Gianni Letta: “Non mi sembra ci siano elementi che possano far parlare di un livello di rischio terrorismo più alto per l’Italia. C’è un migliore livello di contrasto al terrorismo sia interno che internazionale. Comincia a dare i suoi frutti la legge di riforma dei servizi, sta nascendo l’organizzazione del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) che coordina le due agenzie Aise e Aisi, in parte sono stati rinnovati i vertici e si lavora in perfetta armonia con una collaborazione che è molto produttiva”.

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