Ossezia, Medvedev e Sarkozy concordano 6 punti per la pace

di Antonio Taglialatela

Nicolas SarkozyMOSCA. Sei punti per una soluzione della crisi in Ossezia del Sud quelli concordati nell’incontro tra il presidente russo Dmitri Medvedev, il premier Vladimir Putin e il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell’Ue, annunciati oggi pomeriggio in conferenza stampa.

Nessun ricorso alla forza, cessazione immediata di tutte le ostilità, libero accesso agli aiuti umanitari, ritorno delle forze armate alle postazioni permanenti, ritiro delle forze russe alle posizioni precedenti al conflitto, inizio di un dibattito internazionale sul futuro status di Ossezia del Sud e Abkhazia, e dei mezzi per garantire stabilità e sicurezza. Questo l’elenco delle condizioni che saranno proposte al governo della Georgia. Parlando con i giornalisti, Sarkozy ha chiarito che “la Russia promette il rispetto della sovranità di Tbilisi”.

Sarkozy ora partirà per Tbilisi con il suo ministro degli esteri Bernard Kouchner per chiedere al presidente georgiano Mikhail Saakashvili di firmare l’accordo in sei punti. Domani, invece, altra riunione fondamentale tra i ministri degli Esteri europei.

Intanto, dagli Usa, la Casa Bianca fa sapere che valuterà la portata delle dichiarazioni di Mosca, che già stamani ha ordinato lo stop dell’offensiva contro la Georgia. “Cercheremo di capire esattamente che cosa significhi questa decisione e se sarà effettivamente messa in atto”, ha detto il portavoce di Washington Tony Fratto.

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