L’ex vescovo Lugo nuovo presidente del Paraguay

di Antonio Taglialatela

Fernando Lugo PARAGUAY. Fernando Lugo ha giurato, è ufficialmente il uovo Presidente del Paraguay. Un evento che segna la fine di 60 anni di governo mono-partitico nel Paese sudamericano da parte del “Partido Colorado”.

57 anni, ex vescovo, Lugo si è presentato alla cerimonia senza cravatta e in sandali, dinanzi a migliaia di paraguaiani e ai leader dei Paesi del Centro e Sud America, tra cui il venezuelano Hugo Chavez e il boliviano Evo Morales, accanto al Principe delle Asturie, Felipe. Eletto lo scorso 20 aprile, distaccando di circa 10 punti percentuali l’avversaria Blanca Ovelar del “Partido Colorado”, Lugo ha promesso di mettere fine alla povertà e alla corruzione che hanno contraddistinto il governo dell’Asociacion Nacional Repubblicana, ossia del “Partido Colorado”, che sostenne la dittatura di Alfredo Stroessner dal 1954 al 1989. Il Paraguay è uno dei massimo esportatori al mondo di soia (il quarto) tuttavia circa il 60 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà e si calcola l’esistenza di almeno 350 mila contadini “senza terra”, mentre il 5% della popolazione possiede il 90 per cento del suolo coltivabile.

Lugo è il secondo presidente del Paraguay di sinistra, il primo fu Rafael Franco durante un breve mandato dal 1936 al 1937. Per potersi candidare in politica, presentò le dimissioni da ordinario della Diocesi di San Pedro l’11 gennaio 2005. Il 25 dicembre 2006 aveva annunciato di aver chiesto al Vaticano la dimissione dallo stato clericale per seguire le sue aspirazioni presidenziali. Il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, aveva rifiutato la riduzione allo stato laicale ma comminato la sospensione a divinis, cioè il divieto di amministrare i sacramenti. Poi, il 31 luglio scorso la Santa Sede, con una decisione senza precedenti, ha accettato la richiesta di riduzione allo stato laicale di Lugo per l’avvenuta incompatibilità dopo l’elezione a presidente del Paraguay. Nell’occasione l’ex vescovo aveva chiesto scusa alla Chiesa, ed in particolare a Papa Benedetto XVI, per aver disobbedito ad essa candidandosi in politica. Il Pontefice, accettando la richiesta di Lugo, lo ha esortato ad essere fedele alla fede cattolica e a condurre una vita coerente con il Vangelo.

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