Sant’Anastasia, una festa per i diplomati

di Redazione

l'assessore Luigi De SimoneSANT’ANASTASIA (Napoli). Una festa per gli studenti che quest’anno hanno conseguito il Diploma di Maturitàsi terràai primi di ottobre. Il Comune invita, pertanto, tutti gli interessati devono far pervenire la propria adesione.

Abbiamo chiesto all’assessore alla cultura, Luigi De Simone, di spiegarne le motivazioni e le finalità, per far cogliere il senso dell’iniziativa e favorire la partecipazione: “La progettualità rientra nel percorso già tracciato dal mio assessorato per ritrovare le origini e i valori del paese, attraverso il recupero delle radici, delle tradizioni, della storia e dell’arte. Uno degli obiettivi è quella di renderla stabile. Cerchiamo, attraverso semi di cultura, di guardare al presente e al futuro consegnando alle nuove generazioni il patrimonio della nostra comunità, che ha conservato nei secoli un’identità tipica del territorio”.

Perché i neo-diplomati dovranno raccogliere l’invito? L’istituzione ha il compito primario di garantire il diritto allo studio a tutti fino al termine della scuola dell’obbligo e ha tante occasioni per conoscere e contribuire ad allargare gli orizzonti dei ragazzi, che poi perdono il contatto con l’Ente nel corso delle scuole superiori. Cioè proprio nel momento più importante della crescita, nel momento delle scelte di vita. Per questo ci sentiamo impegnati a tenere desta l’attenzione verso di loro, almeno per trasferire quelle che sono le radici comuni in modo tale che non vadano perdute. Invito, pertanto, i giovani a mettersi in contatto con noi.

Come pensa di attuare questo percorso e attraverso quali strumenti? Il ritrovarsi insieme, tra giovani e con l’Ente, è un primo messaggio, che tende ad assicurare la presenza delle istituzioni “accanto” a ciascuno. Richiamando loro lo sviluppo, nel corso degli anni, del territorio dal punto di vista urbanistico, sociale, culturale, storico, archeologico e artistico, vogliamo far capire l’importanza di conoscere le proprie radici e gli eventi finora realizzati, come il maggio della cultura e la riscoperta del “passaggio” di Donizetti a Sant’Anastasia, vanno in questa direzione. Poi consegneremo loro un quaderno dei luoghi della memoria, che avrà cadenza annuale, e nella prima edizione racconterà – prendendo spunto dalle edicole votive disseminate in paese – una sorta di viaggio a ritroso della storia, che prende una consistenza particolare con la nascita del Santuario di Madonna dell’Arco. L’elemento di novità è che il racconto tende a riscoprire e conservare le tradizioni. Trasferite ai giovani le radici, cercheremo di individuare gli strumenti adatti a seguirli nell’orientamento agli studi ed a districarsi nel mondo del lavoro.

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