Victor: “Federica mi ha respinto, ero strafatto, l’ho uccisa”

di Redazione

VictorLLORET DE MAR. “El Gordo” resterà in carcere per i prossimi due anni in attesa del processo, laddove il processo non verrà allestito in questo lasso di tempo la custodia potrà essere rinnovata ad altri due anni, per un totale di quattro.

Questa la decisione del giudice spagnolo motivata dal rischio di fuga e dall’occultamento delle prove. Dopo l’interrogatorio le accuse avanzate contro il barista uruguaiano, rinchiuso nel carcere di Girona, sono omicidio e aggressione sessuale. Le dichiarazioni fatte da Victor al magistrato spagnolo sono agghiaccianti.

Il giovane uruguaiano avrebbe ucciso la 20enne padovana per un rifiuto. “Federica mi piaceva – ha raccontato il giovane – e ho cercato di fare sesso con lei. Ma non voleva andare oltre e mi ha respinto…”. I primi baci, testimoniati anche dalle foto che hanno fatto il giro del mondo ed hanno creato non poco imbarazzo da parte dei familiari afflitti dalla perdita della loro figlia, hanno dato il là all’uruguaiano che, uscito dal locale con la giovane italiana, ha pensato bene di “provarci”. Rimasti da soli, hanno cominciato a baciarsi, ma quando la mano del giovane è scivolata nelle zone intime, la ragazza l’ha fermata e Victor ha reagito: non ci ha visto più, probabilmente anche a causa del misto di alcool e droga che aveva nel sangue.

Dunque, secondo quanto da lui stesso riferito, prima l’avrebbe stordita, poi, dopo essersi accorto che la ragazza respirava ancora, l’avrebbe soffocata con una maglietta. Una dinamica che è stata confermata dai primi dati dell’autopsia. “Ho fatto una cosa ripugnante“, ha aggiunto alla fine del racconto. Un racconto che continua con Victor chechiude la sua vittima, ormaiesanime,nel bagagliaio della macchina ela liberata una settimana dopo scaricandola nel parco in pieno centro di Lloret de Mar. A questo punto inizia la fuga. Il giovane, già interrogato dalla polizia Spagnola e liberato nonostante l’assenza di alcun alibi per quella sera, pur essendo in possesso di un regolare passaporto, ha deciso di non lasciare il suo paese. Ha preferito dirigersi verso Madrid da un’amica e poi si è diretto a Tarragona, 200 chilometri dalla Costa Brava, dove ha chiesto aiuto ad alcuni suoi amici. I ragazzi, però, avevano seguito la vicenda di Federica e non volevano coprire l’assassino. Sono stati loro ad avvisare le forze dell’ordine e a interrompere la fuga dell’uruguaiano in un bar.

Molti sono ancora i punti oscuri della vicenda che potrebbero essere chiariti nei successivi interrogatori. Primo tra tutti se “El Gordo” ha agito da solo o se è stato aiutato in un qualche modo da qualcuno. Altro particolare da chiarire è il luogo dove si è consumato l’omicidio. Al momento pare che nessuno abbia assistito alla scena ma l’intero episodio potrebbe essere stato visto o ascoltato da chicchessia. Poi c’è da individuare l’auto nel bagagliaio della quale l’uruguaiano ha nascosto il corpo. E’ la sua Renault, da tempo inutilizzata, o l’auto di un complice? (di fatto la giovane vittima è stata rinchiusa nel porta bagli: questa certezza deriva dallo stato di avanzata decomposizione in cui è stata trovata). E perché mai il barista ha lasciato il corpo nel centralissimo parco e non lo ha buttato in mare?

Intanto la famiglia di Federica, che “più passano i giorni – come riferito dall’avvocato Pardopiù aumenta il loro sconforto”, continua a mantenere il silenzio stampa e lascia parlare i suoi legali, almeno fino a quando non saranno resi noti i risultati dell’autopsia. Un esame, questo, che potrebbe essere ripetuto in Italia una volta che il corpo di Federica sarà trasportato nel suo paese. “Valuteremo con l’anatomopatologo Fenato la necessità di una nuova autopsia in base agli esiti di quella spagnola”: ha detto l’avvocato Squarise, che ha però sottolineato che “l’istituto di medicina legale di Girona in Spagna dove è stata eseguita l’esame sulla salma, è uno dei migliori d’Europa”.

Non si conosce ancora la data di rientro in Italia della salma della ragazza, ma il comune di San Giorgio delle Pertiche, dove risiede la famiglia Squarise, ha annunciato il lutto cittadino nel giorno in cui si svolgeranno i funerali.

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