Il Papa incontra le vittime dei preti pedofili

di Gennaro Pacilio

Papa Benedetto XVI SIDNEY. Prima di ripartire alle volta di Roma, Papa Benedetto XVI ha incontrato alcune vittime australiane di abusi sessuali di preti pedofili.

Con loro il Pontefice ha celebrato messa assieme al cardinale George Pell, al sostituto alla segreteria di Stato monsignor Fernando Filoni e a due segretari, nella cappella della Cathedral House, dove ha alloggiato in questi giorni. C’erano quattro vittime, due uomini e due donne, assieme al sacerdote che segue il loro cammino spirituale. “Il Papa ha ascoltato le loro storie e li ha consolati assicurando la sua vicinanza spirituale”, riferisce una nota della sala stampa vaticana. In Australia le condanne per abusi sessuali di sacerdoti sono state 107 ma altri casi devono ancora essere giudicati.

Sabato scorso, durante la sua visita in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Ratzinger aveva condannato la pedofilia nella Chiesa: “I preti pedofili devono essere portati davanti alla giustizia. I loro misfatti sono una vergogna. Condivido il dolore e la sofferenza delle vittime, che devono ricevere compassione e cura”. Nei giorni scorsi erano giunti a Sydney, da Londra, i genitori di due bambine ripetutamente violentate da un sacerdote di Melbourne, padre O’Donnell, tra il 1988 e il 1993, chiedendo pubblicamente di essere ricevute dal Papa. La coppia, Anthony e Christine Foster, accusa anche l’arcivescovo di Sydney, George Pell, di aver insabbiato l’inchiesta contro padre O’Donnell, riconosciuto responsabile delle violenze sulle loro due figlie, Emma e Katherina. A chiedere di incontrare il Pontefice anche altre famiglie di vittime di abusi sessuali di preti pedofili che, di fronte al rifiuto del Vaticano, avevano organizzato una manifestazione di protesta in Taylor Square, ricevendo la solidarietà dei “Papaboys”. “Se può bastare – ha detto il presidente Daniele Venturi a nome dei ragazzi – siamo disposti a incontrarvi noi, al rientro in Italia, siamo Chiesa in quanto battezzati, siamo disposti ad ascoltare le vostre storie e le vostre ragioni”. Poi la decisine di Ratzinger di incontrare una rappresentanza delle vittime, così come avvenuto in precedenza negli Stati Uniti. Ora il Papa è in volo verso Roma.

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