8 luglio 1978: Sandro Pertini eletto presidente della Repubblica

di Redazione

Sandro Pertini Accadde Oggi. Sono trascorsi 30 anni, ma crediamo che Sandro Pertini resti il “presidente” per antonomasia, l’uomo al quale tutti darebbero senza remore il governo del proprio Stato.

Su di lui si potrebbe scrivere per giornate intere, una vita piena, vissuta, incredibilmente eroica e ricca di contenuti. Nasce a Stella San Giovanni il 15 settembre del 1896. Subito una laurea in legge a cui si aggiungerà quella in scienze politiche, avvocato, giornalista, politico, ma su tutto antifascista e socialista. Perderà un fratello, Eugenio, nei campi di concentramento. Passa buona parte della sua gioventù in esilio e in carcere, grazie alle condanne del Tribunale Speciale di Sicurezza di Stato. Nel 1917 parte da sottotenente per la prima guerra mondiale, viene insignito della Medaglia d’Argento al valor militare che non gli sarà consegnata per la sua appartenenza politica. Nel 1918 inizia la sua lunga milizia nel Partito Socialista. Sarà esule in Francia, a Nizza, quindi a Santo Stefano a Turi, dove conosce Antonio Gramsci, a Ponza, Ventotene. Libero nel 1943 partecipa alla battaglia di Porta San Giovanni a Roma, quindi alla svolta di Salerno, viene catturato dalle SS e condannato a morte, ma riuscirà a fuggire il 24 giugno del 1944 dal carcere di Regina Coeli. Partecipa da leader alla insurrezione di Milano del 1945 e il 25 aprile dello stesso anno fa parte del tribunale che condanna a morte Mussolini. Nel giugno del 1946 sposa Carla Valtolina, partigiana. Viene eletto Presidente della Repubblica dopo essere stato per due volte Presidente della Camera (1968 e 1976) l’8 luglio del 1978, resterà in carica fino al 1985 in un periodo difficile per il paese, ma la sua presenza spesso sarà una spalla forte sulla quale appoggiarsi per continuare.

“Non è necessario essere socialisti per amare Sandro Pertini. Qualunque cosa egli dia o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità” – Indro Montanelli

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