GeoEco, “fannulloni”: Orabona si scaglia contro il personale

di Redazione

Isidoro OrabonaAVERSA. Intervista al presidente del Consorzio GeoEco, Isidoro Orabona.

Quali sono state le problematiche che ha dovuto affrontare quando ha preso in mano il GeoEco?

“In primo luogo difficoltà in ordine all’organizzazione interna sia per quanto riguarda l’aspetto operativo che quello amministrativo interno, difficoltà che ora sono in buona definizione avendo condiviso con la struttura modalità di integrazione del lavoro, procedure, job description e maggiore senso di responsabilità individuale”.

Al di là dell’emergenza rifiuti che ha afflitto tutta la Regione Campania, come mai la città di Aversa ha avuto ed ha ancora problemi per quanto concerne il servizio di spazzamento (o ramazza)?

“La mancata ramazza resta ancora un problema da risolvere. E’ certamente possibile ma il nemico numero uno è l’assenteismo ed il ricorso indiscriminato a malattie, il più delle volte certificate con leggerezza. Purtroppo questo problema non è stato mai affrontato con il necessario rigore perche ai vertici del Consorzio ci sono state persone e personalità distratte evidentemente da altri problemi, sicuramente più interessanti, ma che hanno inciso negativamente sulla qualità dei servizi. Un dato significativo è stato quello di aver verificato che nel 2007 su 84 persone di organico si sono avute ben 3000 giorni di assenza per malattia. Se poi a queste si aggiungono le ferie, i permessi per riduzione di orario di lavoro, le festività soppresse ed buon ultimi i permessi per attività sindacali il numero delle ore disponibili per l’attività si riduce sensibilmente. Ciò è causa di inefficienza dei servizi. In realtà il numero del personale disponibile è insufficiente e la Città è molto grande e complessa topograficamente. Ci sono poi delle negatività che non vanno sottaciute Ricordo a me stesso che buona parte dei lavoratori sono interessati ad attività lavorative…diverse. Abbiamo idraulici, imbianchini, carrozzieri, venditori di materiale ferroso in verità un buon parco artigiano”.

I dipendenti fissi della GeoEco sono in continua rivolta. Le problematiche che hanno attualmente le avevano già in precedenza del suo insediamento?

“Certamente si. Questi mali vengono da molto lontano. Ora sono un po’ aumentate perché esiste un maggior controllo e rigore nel rapporto, vedasi il recente ricorso a licenziamenti, alle denuncie per interruzione di pubblico servizio ed altro. In parole povere l’azienda è più presente e continuerà ad esserlo”.

La GeoEco ha gravi difficoltà economiche ereditate anche dal passato. Quanto ha inciso, secondo lei, la discussa (a suo tempo) buona uscita del direttore generale Paolino Romano?

“Per nulla. Le difficoltà sono ancora oggi di ordine finanziario”.

Presidente, si è parlato tanto delle sue dimissioni, ci spiega la sua posizione attuale all’interno del Consorzio?

“Non mi sono dimesso ne lo sono stato. Godo della fiducia di tutti i soci. La mia posizione è e resta immutata fino a quando non leggeremo insieme sul certificato della Camera di Commercio di Caserta un diverso nominativo a capo del Consorzio GeoEco. Credo che ci vorrà ancora un po’ di tempo per leggerlo”.

Il governo centrale ha deciso di sciogliere i Conzorzi, quindi anche il Ce2. Ora cosa accadrà?

“Indubbiamente il Consorzio GeoEco SpA è tra quelli che il Governo intende sciogliere ed ovviamente scioglierà. Non succederà nulla che possa preoccupare i lavoratori. Attendiamo la costituzione del Consorzio Unico a cui sarà affidata la raccolta differenziata ed i servizi di igiene urbana; Attendiamo anche la costituzione delle società provinciali che dovranno gestire gli impianti. Credo che il personale tecnico della GeoEco abbia dimostrato in questi mesi, ma non ve ne era bisogno, di essere all’altezza dei compiti affidati (vedasi Ferrandelle, Gestione Ecoballe, Fos etc). Siamo in attesa fiduciosi e pronti”.

Da quando ha preso la presidenza del Conzorzio GeoEco, in contemporanea sono iniziati i primi problemi all’interno della maggioranza Ciaramella. In particolare in Forza Italia. Crede di avere responsabilità in questa querelle?

“Probabilmente sarà stata una concausa. In effetti la mia nomina non è stata frutto di una spartizione partitica ma una scelta tecnica su indicazione dell’Assemblea dei Soci. Una volta tanto una scelta azzeccata”.

da “La Gazzetta di Caserta”, martedì 22.07.08 (di Ivan Noviello)

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