Energia, Caserta aderisce al Patto delle Province

di Redazione

Franco CapobiancoCASERTA. La Provincia di Caserta è tra i promotori del Patto dei presidenti delle Province del Mezzogiorno in tema di sviluppo energetico sostenibile, presentato oggi a Bari, nella sede della Provincia, alla presenza di rappresentanti della Regione Puglia, Autorità di gestione del Programma operativo interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico”.

Per la Provincia di Caserta ha sottoscritto l’intesa l’assessore alle Attività economiche e produttive, Franco Capobianco, che, insieme con il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, ha dato impulso alla costituzione del Patto, coinvolgendo l’Unione delle Province d’Italia. L’iniziativa intende istituire una Conferenza dei Presidenti delle Province delle otto regioni beneficiarie dei Fondi del Programma Operativo (di cui quattro beneficeranno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e quattro dei Fondi Nazionali per le Aree sotto-utilizzate) e ha inoltre lo scopo di avviare un confronto sul tema dello sviluppo energetico sostenibile dei territori, per analizzare le opportunità programmatiche e progettuali derivanti dal POI “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013”. Hanno già aderito al patto 28 Province su 40 e nei prossimi giorni è previsto il via libera anche da parte delle Province della Regione Sicilia. Nel suo intervento, l’assessore Franco Capobianco ha rimarcato la necessità di concertazione e di partenariato delle province del Sud in materia di politiche energetiche, “per favorire – ha detto – interventi integrati e coordinati, con l’obiettivo di realizzare una strategia a valenza sovraregionale, focalizzata sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e sul risparmio energetico”. “Il partenariato istituzionale che parte oggi – ha aggiunto Capobianco – va allargato agli altri Enti locali e a tutti i soggetti pubblici e privati che hanno una competenza in materia energetica, in stretta sinergia con l’autorità di gestione del POI. Ora bisogna costruire un network che sappia governare i processi – ha concluso – partendo da una seria programmazione di politica energetica, che veda il consenso e la condivisione del territorio”.

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