Roseto: “Il Comune rischia il dissesto finanziario”

di Redazione

Arcangelo RosetoORTA DI ATELLA. Dopo il parere non favorevole dell’organo di revisione al bilancio di previsione 2008, il sindaco Salvatore Del Prete ha provveduto con la nuova giunta (che aveva tentato di sfiduciarlo) a revocare la delibera della relazione previsionale e programmatica del bilancio annuale 2008.

Il consigliere di Rifondazione Comunista, Arcangelo Roseto, commenta: “A meno di quindici giorni alla scadenza per l’approvazione del bilancio i nostri amministratori sembrano dormire sogni tranquilli senza produrre ancora un solo atto per l’approvazione del bilancio, mentre il paese soffre l’assenza totale dei servizi e l’assoluta mancanza di risposte ai problemi della cittadinanza. Alla contestazione della Corte dei Conti circa i contratti swap per la rinegoziazione dei mutui che porterebbero ulteriori danni di cassa per il Comune e al forte indebitamente pregresso, si sono aggiunti: gli atti di pignoramenti da parte del consorzio GeoEco, rispettivamente di 1.647.825,30 euro e di 908.449,32 euro, bloccando tutte le somme a qualsiasi titolo dovute e chiamando in giudizio So.Ge.R.T. (tesoreria del comune) e il Comune di Orta all’udienza del 28 maggio 2008. Una situazione finanziaria, quella di Orta, dopo anni di sprechi e di mala gestione del danaro pubblico, che non permette l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili per il cittadino, nemmeno quello di poter tappare una buca. Tale situazione risulta ulteriormente aggravata da un permanente stato di deficienza di cassa che costringe l’ente ad un continuo ricorso alle anticipazioni tale da non consentire di far fronte validamente ai crediti di terzi certi, liquidi ed esigibili. Il partito della rifondazione comunista esprime tutto il proprio sconcerto e la propria preoccupazione per le sorti del paese per tutto ciò che sta accadendo sul piano della trasparenza e della regolarità dell’azione amministrativa e contabile-finanziaria di Orta di Atella. Il sindaco, la giunta e l’intera maggioranza non possono più camuffare la realtà con sedicenti piani di risanamento o tentare di risolvere il problema con assunzioni e rinegoziazione mutui in modo capestro e penalizzante per l’Ente. Se il forte indebitamento non permetterà il rispetto del patto di stabilità, e del pareggio del buco di bilancio saremo al dissesto finanziario per l’arroganza di una maggioranza che non vuole prendere atto del proprio fallimento e dimettersi per evitare ulteriori danni ai cittadini”.

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