Di Santo e Savoia firmano il Patto per l”Ambiente

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il Patto per l’Ambiente sta trovando la condivisione di quasi tutti i candidati alle elezioni santarpinesi.

Oltre alle firme dei due candidati a sindaco, Giuseppe Savoia ed Eugenio Di Santo, hanno firmato il patto i candidati: Rodolfo Spanò, Elpidio Iorio, M. Di Serio, Ernesto Capasso, Giuseppe Del Prete, Gianluca Fioratti e Paolo Petrone, per la lista “Alleanza Democratica”, e Elpidio Arena, Gennaro Cinquegrana, Nicoletta D’Antonio, Elpidio Del Prete, Francesco Brancaccio, Giovanni Brassotti Ziello, Elpidio D’Elia, Enzo Cristiano per la lista del Partito Democratico.

Soddisfazione da parte di Legambiente, che auspica di ottenere entro sabato la condivisione della totalità dei candidati. “Ci auguriamo di raccogliere le firme di tutti i candidati. – afferma Antonio Pascale, presidente del circolo di Legambiente che ha predisposto la proposta – Il nostro è un vero e proprio programma di governo per un futuro sostenibile della nostra cittadina, con tanto di obiettivi e target specifici. Gli impegni di natura ambientale-culturale ed urbanistica presenti nel nostro patto e sottoscritti dai candidati, se portati avanti, riusciranno a risollevare lo status non solo ambientale ma anche sociale ed economico del territorio”.

Legambiente vigilerà a che gli impegni presi siano portati avanti dai firmatari del patto che il 14 aprile saranno scelti dal popolo di Sant’Arpino. Gli altri candidati interessati alla firma possono farlo presso il Cinema Lendi martedì pomeriggio, dove i volontari dell’associazione saranno presenti per l’ultima giornata di “E’ di scena l’ambiente”, l’iniziativa che consente di andare al cinema gratis, portando 15 bottiglie di plastica da riciclare.

In sintesi, i punti del “Patto per l’Ambiente”:

1- Un “nuovo municipio”: partecipazione e Agenda 21

* attivare un percorso di Agenda 21 locale del Comune di Sant’Arpino entro il primo anno di mandato;

* attivare azioni concrete di coinvolgimento strutturato e organizzato della cittadinanza al processo e un Forum aperto di consultazione permanente;

* rendere efficaci gli strumenti partecipativi già previsti dallo statuto comunale (Forum dei giovani, consulte di settore) ai quali non viene mai concessa la possibilità di una reale e concreta azione di consultazione;

* attivare nel più breve tempo possibile nuove forme di partecipazione per la redazione del bilancio comunale;

* non prendere alcuna iniziativa di pianificazione del territorio o di carattere urbanistico, senza aver attivato tutti i processi di partecipazione previsti dall’Agenda 21 e dalla normativa regionale vigente in materia urbanistica.

2 – Rifiuti: Riduzione a monte e raccolta differenziata al 50% in 2 anni

* Al fine di ridurre a monte la produzione di rifiuti, promuovere l’utilizzo dell’acqua da rubinetto, attraverso un serio monitoraggio della qualità dell’acqua dell’acquedotto e una comunicazione trasparente dei relativi risultati;

* Entro il primo anno, attivare un progetto di pratica del compostaggio domestico, evitando la produzione di rifiuto umido;

* raggiungere un livello di raccolta differenziata almeno pari al 50% nei primi 2 anni del mandato;

* realizzare l’isola ecologica;

* attuare iniziative incentivanti per lo sviluppo della raccolta differenziata;

* attuare efficaci azioni di controllo del territorio e repressione dell’illegalità ambientale legata all’abbandono e all’incenerimento abusivo dei rifiuti.

3 – Il Paesaggio e il Parco Eco Archeologico

* recuperare le aree sottoposta a vincolo e, attraverso un percorso di progettazione partecipata, creare un parco verde tematico per la promozione storico culturale del territorio e la valorizzazione delle coltivazioni tipiche del territorio;

* promuovere la realizzazione di un parco urbano, alla luce dei nuovi strumenti legislativi regionali a riguardo, che partendo dall’area archeologia, comprenda la ex Vasca Castellone giungendo fino al Casale di Teverolaccio.

4 – Verde urbano: piano comunale del verde pubblico e privato

* Realizzare un Regolamento comunale del verde pubblico e privato, che detti disposizioni per la difesa delle alberature dei parchi e dei giardini pubblici e privati, delle aree di pregio ambientale, paesaggistico e storico-culturale e delle aree agricole non direttamente interessate dalle coltivazioni;

* l’obbligo dell’alberatura delle nuove strade sin dalla fase progettuale;

* Tutelare gli ultimi filari di vite maritata al pioppo rimasti, anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Psr regionale;

* Attuare una manutenzione adeguata delle aree verdi oggi esistenti sul territorio comunale, troppo spesso completamente abbandonate.

5 – Energia: pannelli solari obbligatori sulle nuove costruzioni e ristrutturazioni e risparmio energetico negli edifici pubblici

* rivedere il Regolamento Edilizio inserendo un contributo delle fonti energetiche rinnovabili minimo obbligatorio in tutti i nuovi interventi edilizi residenziali, per servizi, commerciali e direzionali e per le ristrutturazioni che vada possibilmente al di là degli obblighi normativi;

* prevedere l’obbligo per le nuove case e le ristrutturazioni edilizie di una certa consistenza della classe energetica A, ovvero del minimo fabbisogno energetico;

* agevolazioni a coloro che utilizzeranno criteri di architettura bio-climatica nella progettazione di nuovi edifici; * la nomina di un Energy Manager;

* l’attivazione di attività di efficienza energetica, anche attraverso la EcoAtellana;

* audit energetici, azioni di risparmio energetico e installazione di rinnovabili per tutti gli edifici pubblici di proprietà comunale.

6 – Valorizzazione dei prodotti tipici locali

* azioni concrete di salvaguardia della tradizione agricola del territorio Santarpinese;

* promozione –insieme agli altri Comuni atellani- del cooperativismo nell’ambito della filiera agro alimentare;

* promozione di marchi di tutela dei prodotti tipici della campagna atellana;

* promozione della realizzazione, con gli altri comuni atellani, di un museo della civiltà contadina presso il Casale di Teverolaccio.

7 – Creazione di una rete di piste ciclabili e piano della mobilità debole

* Rivedere entro maggio 2009 il Piano Urbano del Traffico nell’ottica di privilegiare la Mobilità Debole;

* prevedere, nella progettazione di prossime eventuali strade, la realizzazione di piste ciclabili integrate ai marciapiedi e alla sede stradale;

* Realizzare una rete di piste ciclabili lungo gli assi viari più importanti (Via Volta, Corso Atellano – Stazione FS, Via De Gasperi) attraverso il ridimensionamento della superficie destinata alle automobili e l’imposizione di sensi unici;

* l’imposizione del limite massimo di velocità pari a 30 km/h su tutte le strade del territorio e pari a 10 km/h nei pressi degli edifici scolastici;

* lavorare con i Comuni circostanti, Orta di Atella, Succivo, Gricignano, Frattaminore, Grumo Nevano e con la Provincia di Caserta per una integrazione della rete Santarpinese in una rete atellana di mobilità debole.

8 – Isole pedonali, abbattimento delle barriere architettoniche, marciapiedi

* Attuare l’isola pedonale domenicale permanente su piazza Umberto I e le strade limitrofe;

* Garantire la pedonabilità e percorribilità per i soggetti deboli (ad es. disabili e mamme con carrozzelle) dei marciapiedi e la messa a norma in termini di praticabilità da parte di persone a ridotta mobilità, anche effettuando apposite ispezioni (audit) periodiche di rispetto della legge;

* realizzare adeguati marciapiedi nelle strade adiacenti ai complessi scolastici elementari e medie.

* attivare immediatamente il divieto assoluto di sosta in piazza.

9 – Adozione di un piano regolatore delle emissioni elettromagnetiche

* la realizzazione di un Piano regolatore delle emissioni elettromagnetiche per il Comune di Sant’Arpino;

* il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico su tutto il territorio comunale.

10 – Vasca Castellone: Progettazione partecipata

* un impegno concreto del Comune di Sant’Arpino a prendere le redini della questione verso la realizzazione del “parco tra le città” sulla ex Vasca Castellone;

* La richiesta, da fare entro maggio 2008, all’Agenzia del Territorio di immediata interruzione di tutte le trattative in corso con i privati proprietari di terreni confinanti con la Vasca Castellone, per l’acquisto degli stessi ai sensi della Finanziaria 2003;

* un percorso partecipato per la progettazione del parco, con il coinvolgimento dei ragazzi delle vicine scuole, delle associazioni e degli abitanti della zona.

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