Da Ciampino alle terre di Don Peppe Diana

di Redazione

Don Peppe Diana VILLA DI BRIANO (Caserta). Sono arrivati domenica mattina e andranno via martedì sera, ma per i dodici studenti del liceo scientifico di Ciampino, il viaggio nei luoghi della memoria e dell’impegno rappresenta qualcosa di più di una semplice gita.

E’ innanzitutto il bisogno di spazzare via i pregiudizi e di conoscere le terre e la gente del Casertano e del Napoletano per quelle che sono. Un compito che l’associazione Libera Caserta insieme al comitato don Peppe Diana, entrambi sotto la regia di Valerio Taglione, si è assunta fin dal prime battute, organizzando incontri socio educativi e visite guidate sui alcuni beni confiscati. Tre, per oggi, le tappe principali: la prima a Pignataro a cura del consorzio Icaro, la seconda a Trentola Ducenta presso la ‘Compagnia dei Felicioni’ e la terza presso il ristorante pizzeria sociale Nuova Cucina Organizzata a San Cipriano di Aversa. Nel pomeriggio, intorno alle diciassette, i giovani liceali conosceranno invece, don Tonino Palmese referente regionale di Libera e alcuni familiari di vittime di mafia tra cui Natalia Romanò, moglie di Attilio Romanò, vittima il 25 gennaio del 2005 dei killer della faida di Scampia ed i congiunti del carabiniere Salvatore Nuvoletta, ucciso dalla camorra di Casal di Principe. Significativo anche l’incontro, avvenuto ieri pomeriggio, con i genitori di Don Peppe Diana, sacerdote casalese ucciso il 19 marzo del 1994. Per martedì il programma prevede il trasferimento a Napoli e l’incontro con il padre comboniano Alex Zanotelli.

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