Arci: “Un 1 maggio dedicato alla sicurezza sul lavoro”

di Redazione

Quarto StatoSANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo un cominicato stampa dell’Arci di Sant’Arpino in merito alla festività del primo maggio.

“Alla vigilia del 1° Maggio, si è celebrata la giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. È incredibile, ma ancora nel mondo due milioni di persone muoiono ogni anno di lavoro. Un bilancio che raggiunge le punte più alte nei paesi in via di sviluppo dell’Africa e dell’Asia, ma non risparmia neppure quelli industrializzati. In Italia i morti sono oltre mille l’anno, quattro al giorno: un bollettino di guerra inaccettabile per uno dei paesi più ricchi e progrediti, tanto più che queste morti non sono frutto di fatalità, ma quasi sempre dell’avidità di imprese irresponsabili che si ostinano a ignorare le norme sulla sicurezza. Eppure nel nostro Paese abbiamo leggi avanzate in materia, ma troppo spesso disattese per insufficienza o negligenza dei controlli. Giustamente Cgil Cisl e Uil hanno scelto di dedicare il 1° Maggio a questo tema, un’emergenza che chiama in causa molte responsabilità, ma anzitutto quella delle imprese. La Confindustria elegge il suo primo presidente donna, e questa è di per sé una novità positiva. Meno incoraggiante è stato l’esordio della signora Marcegaglia, non certo per la sua comprensibile apertura di credito al nuovo governo, quanto per la conferma dei toni oltranzisti di un sindacato delle imprese che continua a chiedere risarcimenti e benefici in nome dei propri profitti e si mostra incapace di assumere il punto di vista dell’interesse nazionale. Continuano a raccontarci che diritti del lavoro e tutele sociali sarebbero un freno alla crescita del Paese, mentre in realtà il potere d’acquisto dei salari scende a livelli insostenibili e la precarietà del lavoro condanna milioni di persone alla marginalità e all’insicurezza. Una situazione che mette a rischio gli stessi diritti di cittadinanza e la qualità della nostra democrazia. Una grande questione sociale che non può non vedere l’impegno dell’Arci, che infatti lunedì prossimo presenta la nuova edizione del concorso cinematografico “Obiettivi sul lavoro”. Perché anche con gli strumenti della cultura si può informare, sensibilizzare, animare la battaglia per i diritti”.

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