Ferrero: “Rifondazione ha fallito, ora bisogna rilanciarla”

di Antonio Taglialatela

Paolo FerreroROMA. “Nessun capro espiatorio, la linea politica di Rifondazione è fallita ed ora bisogna ricostruire la sinistra sul piano sociale, rilanciando il partito nell’aggregazione di sinistra più ampia”. Parole del ministro uscente Paolo Ferrero, a margine del comitato politico di Rifondazione comunista e in vista del cambio al vertice dopo l’addio di Franco Giordano.

“C’è stata una sconfitta pesante – ha detto Ferrero nel suo intervento – nel punto fondante del rapporto tra la sinistra e la società: la gente non ha capito a cosa serviva votare la Sinistra arcobaleno. Nelle ultime settimane di campagna elettorale è diventata soggetto unico, in alcuni casi partito unico, si è parlato di comunismo come tendenza culturale e della necessità di superare i partiti come se fossero degli ostacoli”. Per Ferrero, la colpa di Giordano non è stata quella di portare avanti questa linea, ma di non contrastarla: “Se avessimo preso l’8% alle elezioni ora non staremo facendo questa discussione. Per questo ho chiesto con durezza la riunione di questo comitato politico: c’è Diliberto che propone la costituente comunista, c’è stata l’assemblea di Firenze, la politica non aspetta. La partita si gioca nelle prossime settimane”.

Ad intervenire anche il probabile sfidante di Ferrero alla segreteria del partito, Nichi Vendola, governatore della Puglia, secondo il quale bisogna ritrovare un’idea di Paese “senza rinserrarsi nel fortino delle antiche certezze” e non analizzare la sconfitta solo nel comportamento del gruppo dirigente. “La realtà – ha affermato Vendola – è che questo voto è un’autobiografia della nazione: improvvisamente ci rivela in modo imprevisto la società italiana, che ha subìto un mutamento radicale e che ha lasciato il Prc spiazzato”.

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