Gaza: Israele ritira le truppe, Hamas canta vittoria

di Antonio Taglialatela

Ehud OlmertGAZA. Le truppe israeliane si ritirano dalla Striscia di Gaza. Ad annunciarlo un portavoce dell’esercito israeliano: “Quasi tutte le nostre forze sono già rientrate in Israele”, ha detto.

La notizia è confermata anche da alcuni testimoni, che hanno visto i carri armati israeliani ritirarsi dal campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza. L’operazione, denominata “Inverno caldo”, ha avuto come obiettivo quello di fermare o quanto meno ridurre il lancio di missili da parte dei militanti palestinesi di Hamas contro le aree a sud di Israele, ed è costata la vita ad oltre cento palestinesi (per la metà civili, fra cui donne e bambini), e a due soldati israeliani. Il movimento fondamentalista Hamas, intanto, canta vittoria: “Il nemico è stato sconfitto”, ha dichiarato un portavoce. Ma il premier israeliano, Ehud Olmert, minaccia nuove azioni nel caso non cesserà il lancio di razzi contro Israele. Razzi che, secondo l’intelligence israeliana, sono di fabbricazione iraniana. Essi, infatti, hanno un calibro di 122 mm e una gittata di circa 20 chilometri, il triplo rispetto ai più comuni “Qassam” di fabbricazione palestinese. E’ probabile che gli ordigni, oltre cento, siano stati fatti passare in qualche modo attraverso la frontiera con l’Egitto. Per mercoledì è in programma la visita del segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, che tenterà di riportare al dialogo Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen. Notevoli sono state le pressioni degli Stati Uniti affinché Israele sospendesse l’offensiva sulla Striscia, soprattutto per agevolare l’incontro tra i due presidenti.

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