Tibet, protesta anche ad Atene

di Antonio Taglialatela

un dimostrante tibetanoATENE. Ancora proteste contro le violenze in Tibet. Alcuni manifestanti, nello stadio “Panathinaikos”, hanno disturbato la cerimonia di consegna della fiamma olimpica da parte delle autorità greche a quelle cinesi.

La torcia era giunta ieri ad Atene, collocata in un braciere sull’Acropoli. All’ingresso dello stadio, i dimostranti hanno cercato di distendere uno striscione ma sono stati fermati dalla polizia ellenica.

Intanto, a Pechino sono state arrestate ventisei persone e sequestrate numerose armi in un monastero di Geerdeng, nel Sichuan, territorio della Cina sudoccidentale. Secondo un’agenzia cinese, sarebbero stati trovati coltelli, pistole, telefoni satellitari, decoder per ricevere canali stranieri, fax computer, bandiere e striscioni “ostili” al governo cinese. Dura repressione anche in Nepal, nazione amica della Cina, dove la polizia, con l”uso della forza, sta cercando di sedare le manifestazioni di monaci e cittadini tibetani.

Le violenze iniziate lo scorso 10 marzo in Tibet, dove la popolazione ed il governo in esilio in India chiedono maggiore autonomia, finora hanno provocato 19 morti, secondo le autorità cinesi, mentre per i tibetani sarebbero oltre 140.

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