Portico, dissesto finanziario: interviene Carlo Piccirillo

di Redazione

Carlo PiccirilloPORTICO DI CASERTA. Il comune di Portico non corre alcun pericolo a livello di bilancio come qualcuno cerca di far apparire. Il documento finanziario sarà approvato entro il 31 marzo tranquillamente dal Commissario.

“Siamo alla solita politica demagogica – ha dichiarato Carlo Piccirillo, ex consigliere di minoranza – Carlo Iodice tenta con le sue dichiarazioni di poter sfuggire alle proprie responsabilità di quando ha amministrato. Vediamo chi ne risponderà davanti alla Corte dei Conti per danno erariale arrecato al comune se Carlo Piccirillo o Carlo Iodice. Le accuse valgono solo se fatte con carte alla mano no a chiacchiere. Come si possono demonizzare le anticipazioni di cassa se essa sono una forma corretta e corrente di un comune? E Carlo Iodice lo sa bene. Il nostro comune è solo in attesa dei trasferimenti trimestrali da parte dello Stato e di altre entrate che nella normalità vanno a rimpinguare le casse di un comune. Tutto qui. Cosa ben diversa attribuire ad altri responsabilità del proprio governo come i debiti con Eni Acque Campania, che come dice Carlo Iodice ammonterebbero a 600mila euro, debiti da lui contratti con delibera n. 13 del 9 maggio 2002 e l’impegno successivamente contratto con convenzione del 22 ottobre 2002 nei confronti dell’ Eni Acque Campania. All’articolo 6, Carlo Iodice, ha deliberato che: “Qualora in Consorzio Idrico (Ctl) non provvede al pagamento all’ Eni Acque Campania di quanto dovuto entro il termine di 60 gg. Il comune di Portico subentrerà a tutti gli effetti quale titolare del debito nei confronti del Consorzio Idrico”. Queste cose Carlo Iodice le conosce bene perché ha responsabilità dirette. I cittadini conoscono la verità, si tratta di cose dette più volte in consiglio comunale, a mezzo stampa e con manifesti murali. Noi venuti a conoscenza del debito ci siamo attivati con Delibera di consiglio comunale n. 45 del 25.06.05 per chiedere l’annullamento di questo contratto capestro e al nostro ricorso al Tar il giudice si è espresso in maniera negativa e vincolante. In termini semplici come se avesse detto: la stupidità di garantire debiti altrui resta in capo a chi si fa da garante. E questo sarebbe stato un grande amministratore? A voi la risposta. Altri suoi debiti i contratti di telefonini con la Wind la quale ancora oggi chiede circa 13mila euro, ma non a noi, badate bene, in quanto dal nostro insediamento abbiamo sempre utilizzato i nostri telefonini privati e tentato di chiudere la partita con il gestore. Queste cose poi Carlo Iodice, prima di parlare, poteva chiederle benissimo ai suoi amici di cordata e tradimento in quanto Carlo Benincasa è stato assessore ai Tributi-Suap-Annona e Commercio e consigliere incaricato agli stessi settori, avrebbe fatto bene ad informarsi direttamente. La nostra azione amministrativa – ha dichiarato Carlo Piccirillo – è stata sempre tesa a razionalizzare le spese assurde come per lo spezzamento delle strade, che era di 38mila euro annui e noi con 7.000mila euro invece la spazzatrice l’abbiamo comprata senza più spese. Valutate voi il rapporto cari cittadini. Per ora mi fermo qui con la certezza di aver operato con serenità, trasparenza e impegno sempre e solo per il comune di Portico. Non accetto discorsi demagogici da parte di chi ha saccheggiato portico nelle volumetrie del Prg facendo cambiare destinazione d’uso a circa 250mila mq di terreno da agricolo a commerciale e da chi si appresta a costruire una sfarzosa villa in via Diaz. Ai miei quattro ‘amici galantuomini’ non mi rimane che fare loro un augurio di una buona campagna elettorale schierati contro di me, e del resto, con questo gesto che ha accomunato traditori della maggioranza con la minoranza non mi resta che proferire il detto latino: “Similis cum similibus”.

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