Cittadinanza onoraria al Vescovo, Cecere spiega il suo ok

di Redazione

Amedeo Cecere AVERSA. Il consigliere socialista Amedeo Cecere spiega i motivi che l’hanno indotto, nonostante l’appartenenza politica, a votare a favore della cittadinanza onoraria all’Arcivescovo Mario Milano.

“Se consultiamo l’enciclopedia on-line Wikipendia alla voce ‘cittadinanza onoraria’ leggiamo che essa è definita ‘onorificenza concessa da un Comune per onorare una persona non residente, che, per motivi diversi, è ritenuta legata alla città per il suo impegno o per le sue opere’. Se per riprova leggiamo il ‘Vocabolario della lingua italiana’ di Aldo Gabrielli questi la definisce come ‘l’appartenenza ad una città diversa dalla propria, conferita per meriti speciali’. A meno che, quindi, non si neghino i “meriti speciali” dell’Arcivescovo Mario Milano, non vi è a mio parere alcuna contraddizione tra il voto favorevole da ma espresso circa il conferimento della cittadinanza onoraria al presule e la mia appartenenza ad un partito d’ispirazione laica che cioè ‘rifiuta ogni influenza dell’autorità ecclesiastica e ogni dipendenza da principi e confessioni religiose’ (A.Gabrielli “Vocabolario della Lingua Italiana” Hoepli, 2008). Il voto contrario avrebbe significato o il non riconoscere da parte mia i meriti speciali dell’Arcivescovo (e ciò non si evince nemmeno dalla dichiarazione del consigliere Rosato che ha votato contro); oppure votare contro avrebbe unicamente segnalato una preconcetta posizione anticlericale che non appartiene alla mia cultura e alla mia formazione e che considero vetero-politica”.

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