Di Santo: “E’ stata smantellata la rete dei sevizi sociali”

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. “Dopo aver completamento stravolto la realtà hanno avuto finanche il coraggio di sostenere come una corretta informazione sia il preludio per una società che tende al benessere ed alla civiltà”.

Parte dalle parole conclusive dell’ultimo manifesto fatto affiggere dall’amministrazione comunale il candidato a sindaco di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”, Eugenio Di Santo, per “provare a fare un po’ di chiarezza nella baraonda di informazioni false e tendenziose sbandierate ai quattro venti dal capo della giunta e dal sempre più sconcertante Assessore alle Politiche Sociali, Giovanni D’Errico. La verità – prosegue nella sua disanima Di Santo – è ben diversa rispetto a quella descritta dai due succitati amministratori, che evidentemente credono veramente che la gente non conosce l’intera vicenda Poliambulatorio. Giusto per fare un breve sunto, ricordo al sindaco e all’assessore alle politiche sociali che la realizzazione di questa struttura polifunzionale fu voluta, progettata e realizzata dalla giunta guidata da Giuseppe Dell’Aversana che, grazie ad un’encomiabile lavoro in sinergia con l’allora dirigenza dell’ASL CE2, riuscì non solo a portare a termine l’opera ma anche a dotare questo centro di un numero considerevole di branche specialistiche. Si deve partire da questo dato per poter fare un raffronto con la situazione attuale. Ora sfido il Savoia ed il D’Errico a smentirmi se affermo che oggi presso il Poliambulatorio viene erogato un numero di prestazioni nettamente inferiore rispetto a quello di cui i cittadini potevano usufruire in precedenza. Li sfido sempre a smentirmi quando sostengo che purtroppo quella che era una struttura modello nel panorama dell’ASL CE2 è in fase di ridimensionamento. Come ho già ripetuto in altre occasioni la presunta conquista del centro di Prevenzione ginecologica (Pap test e Mammografia) è solo una foglia di fico per nascondere la sconfitta politica della giunta Savoia e del suo delegato D’Errico che si sono fatti sottrarre tutto il possibile. Il nostro comune nel corso degli anni ha già perso la guardia medica, l’ufficio del medico sanitario, ed ora quest’ultimo sfregio con il beneplacito della giunta Savoia, che ormai nelle politiche sociali ha di fatto dichiarato il rompete le riga. È di questi giorni la notizia del benservito dato alla dottoressa Caterina Iside che da otto anni ha rappresentato un vero e proprio punto di riferimento per tutti quei nostri concittadini che hanno chiesto aiuto al comune per far fronte a gravi situazioni di disagio. Savoia e D’Errico hanno rinunciato a cuor leggero ad una professionista stimata ed apprezzata da tutti, sguarnendo un ufficio in cui si cercava di dare un aiuto concreto a quanti erano in difficoltà. Chi ha bisogno ora non sa’ più nemmeno a chi porre le domande e chiedere una mano. Oggi, dunque – chiosa Eugenio Di Santo- siamo davvero all’anno zero nelle politiche sociali, evidentemente queste sono ritenute poco importanti da chi come Savoia e D’Errico pensa che dare risposte alle fasce più deboli della popolazione non costituisca una priorità dell’amministrazione comunale, ma solo un’inutile perdita di tempo”.

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