Elezioni anticipate: alla faccia del sacrificio

di Redazione

elezioniUn mio conoscente mi ha chiesto cosa ne pensassi dell’attuale situazione politica e, soprattutto, di rendergli chiaro le ragioni che spingono vari personaggi a partecipare alle prossime elezioni politiche sapendo benissimo che sono destinati alla sconfitta.

La risposta che darebbero questi “signori”, sono certo, sarebbe infarcita di riferimenti al bene pubblico, l’interesse supremo per la nazione, il sacrificio personale, l’altruismo ecc. Balle, semplicemente balle. Grosse come una casa. Ma quale bene supremo della nazione? Queste elezioni anticipate ci costeranno 500 milioni d’euro solo per la parte riguardante l’allestimento dei seggi elettorali, il pagamento di presidenti e scrutatori, la stampa delle schede, l’elaborazione dei dati ecc. Se fosse stato “per il bene della nazione”, solo prendendo in considerazione queste spese folli, si sarebbe dovuto fare il diavolo a quattro per evitarle, dando il via, che so, ad un governo istituzionale. Invece…A questi vanno aggiunte le centinaia di milioni d’euro, dei famigerati rimborsi elettorali, che sono erogati, udite udite, anche in caso di scioglimento anticipato delle Camere. In pratica un furto con destrezza ai danni dei cittadini. La lotta per accaparrarsi un posticino in lista è già iniziata e infurierà sino alla pubblicazione ufficiale dell’elenco dei candidati. Per questo, una volta entrati in quella lista, l’unico interesse supremo sarà quello di accaparrarsi più voti possibili. Voti che, non dimentichiamolo, possono regalare il benessere a più generazioni di discendenti del fortunato che riesce a farsi eleggere. Alla faccia del sacrificio…

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