Regione, Caputo si dimette da Commissione Attività Produttive

di Redazione

Nicola CaputoNAPOLI. Con ritmi incalzanti prosegue l’iter intrapreso dai tre consiglieri regionali Nicola Caputo, Vittorio Insigne e Giuseppe Maisto, i quali, dopo aver preso atto dell’espulsione dall’Udeur, seppur soltanto attraverso i mass media, la scorsa settimana hanno costituito il gruppo dei Popolari Democratici.

E oggi, a pochi giorni dalla nascita di una nuova entità politica, che si pone come priorità il superamento delle emergenze, il riscatto sociale e lo sviluppo economico della regione, in coerenza con la linea adottata, hanno rassegnato le dimissioni ufficiali da tutte le commissioni consiliari delle quali finora erano stati componenti. “Il nostro impegno, che è dettato da una forte volontà politica e dalla convinzione che bisogna recuperare un rapporto fiduciario con i cittadini, saprà offrire risposte efficaci ai problemi reali”, sottolineano i tre consiglieri. Tutti d’accordo sulla necessità di riavviare la macchina amministrativa, segnata da un lungo periodo di stallo. “Dobbiamo ripartire presto e con determinazione”, commenta Caputo, che ha rassegnato anche le dimissioni dalla carica di vicepresidente della commissione Attività produttive. Proprio oggi l’ultima riunione che lo ha visto partecipe. “Ringrazio il presidente Sarnataro e il consigliere Casillo, (che, fino a qualche mese fa, ha presieduto l’organismo consiliare), per aver sempre guidato le attività della commissione, promuovendo un dialogo costruttivo ed interattivo”, afferma Caputo, che commenta favorevolmente anche il lavoro svolto nella riunione di oggi. Proprio nella seduta odierna, la commissione ha approvato il testo di legge presentato da Sarnataro, Casillo e Caputo, nel quale sono stati rimossi i rilievi sollevati dal governo nazionale, relativamente al credito d’imposta previsto nel Paser. “In questo modo, con l’auspicio che il testo di legge venga presto approvato dal consiglio regionale, verrà sbloccato il credito di imposta alle imprese, il piano d’azione regionale potrà riprendere il suo cammino e così – conclude il vicepresidente uscente – la realtà imprenditoriale della Campania, attraverso una prima significativa risposta della Regione alle esigenze delle imprese, potrà finalmente cogliere una significativa opportunità di sviluppo”.

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