“Non voto”, a Parete è possibile?

di Redazione

PARETE (Caserta). Ci siamo imbattuti in una nuova tornata elettorale con degli scenari confusi, la gente è stata presa alla sprovvista, dovendo decidere in poco tempo a chi dare il voto, affidandosi esclusivamente alle solite promesse.

Innanzitutto va ribadito, per dovere di cronaca, che, grazie ad una legge elettorale emanata dal centrodestra nella penultima legislatura, ancora una volta il cittadino non potrà decidere chi poter eleggere. Quella legge balorda ha tolto la preferenza, ciò determina un voto solo per il partito, il candidato viene scelto dai vertici dello stesso; collocato in una posizione di garanzia avrà, prima delle elezioni, la certezza di essere già stato eletto. Questo, secondo un mio modesto parere, è una violazione alla democrazia, poiché impedisce la libertà di scelta del candidato da eleggere. Il dato fondamentale di questa tornata elettorale deriva dal fatto che molti cittadini stanno prendendo le distanze da questa campagna elettorale, dichiarando che molto probabilmente non andranno a votare, dando vita spontaneamente ad una sorta di movimento per il “non voto”. Una protesta nei confronti di una classe dirigente che sa promettere bene nelle campagne elettorali, pur non concretizzando successivamente nulla. Infatti, nessuno in questa campagna elettorale sta spiegando ai cittadini come farà per realizzare quello che oggi sta promettendo. A fare da decalogo con i cittadini può servire il prezioso contributo dei numeri riportati nel libro “La Casta” che tanto rumore hanno fatto negli ambienti politici negli ultimi mesi. Se la gente s’informa di quei numeri, di tutto ciò che succede negli ambienti politici, avrà la visione corretta dei tanti motivi che fanno vivere male l’italia e perché i problemi inevitabilmente rimangono sempre irrisolti. Molto probabilmente saranno veramente in tanti a non recarsi alle urne se conosceranno da vicino i mali della politica italiana. Basta guardare all’emergenza rifiuti per capire il danno che è stato provocato alla Campania e all’Italia intera. L’Europa per l’emergenza rifiuti è intervenuta ammonendo l’Italia perché ha saputo quello che stava accadendo in Campania. Molti cittadini sono convinti che se l’Europa saprà che la metà degli elettori aventi diritto non si è recata alle urne, essa interverrà per capire il perché di questo malumore. A Parete ci sarà qualcuno che spieghi le ragioni della protesta elettorale? Credo proprio di sì!

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