“I politici nel mirino della camorra”

di Redazione

poliziaDettagli inquietanti emergono dalla relazione della Commissione parlamentare antimafia, che ha lanciato allarme su possibili attentati da parte della camorra ad esponenti delle istituzioni.

Nel capitolo della relazione conclusiva dedicata al clan dei Casalesi e alla situazione in provincia di Caserta, viene sottolineato una significativa modifica al vertice dell’organizzazione. Infatti, secondo gli inquirenti, vi sarebbe stato un cambio al verticedell’organizzazione, non più Francesco Schiavone “Sandokan” e Francesco Bidognetti “Cicciotto e mezzanotte”, ma i due latitanti, inseriti nell’elenco dei più pericolosi d’Italia, Antonio Iovine e Michele Zagaria. Dalle indaginiè emerso che il clan dei Casalesi “è particolarmente infiltrato nelle istituzioni politiche e burocratiche della provincia e capace di condizionare il voto soprattutto con riferimento alle elezioni amministrative”. Per quanto riguarda i rifiuti, la Commissione parlamentare antimafia ritiene che: La condizione emergenziale, che affligge la gestione dei rifiuti in Campania da quattordici anni, ha rappresentato per la camorra la strada attraverso la quale incrementare stabilmente le proprie fonti di reddito ed accrescere il controllo su territorio ed enti locali”.

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