Il Napoli torna a vincere con un super Calaiò

di Antonio Taglialatela

Emanuele CalaiòLIVORNO. Il Napoli ritrova Calaiò, che torna ad essere “super” con una doppietta vincente rifilata al Livorno. 1-2 il risultato finale registrato al “Picchi” di Livorno dopo una gara ben giocata da entrambe le formazioni, caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte.

Orfano degli attaccanti titolari, Zalayeta (squalificato) e Lavezzi (febbricitante), Reja ritorna al 3-5-2 e si affida al tandem Sosa-Calaiò. In difesa, davanti a Gianello (confermato in porta), Santacroce, Cannavaro e Contini; centrocampo con Mannini, Gargano, Blasi, Hamsik e Savini. Anche Camolese schiera un 3-5-2 con Amelia tra i pali; in difesa Grandoni, Knezevic, Galante; centrocampo con Balleri, Pulzetti, De Vezze, Vidigal, Pasquale; in attacco Tristan e Bogdani, quest’ultimo preferito a Diamanti.

Il primo tempo si gioca a ritmi blandi e non si verifica alcuna vera occasione da gol. Nella prima mezzora il Napoli soffre un po’ troppo il pressing dei livornesi, poi diventa più autoritario grazie all’ottima prestazione di Mannini sulla fascia e di Calaiò. Nel finale Santacroce (anche lui tra i migliori nel primo tempo) salva su Tristan che si era ritrovato solo davanti a Gianello dopo un passaggio sbagliato di Contini. Lo stesso Santacroce che nel minuto di recupero viene ammonito. Prima erano stati ammoniti due livornesi: al 14’ Bogdani per proteste contro un suo fallo fischiato su Cannavaro e al 16’ Vidigal per un fallo su Blasi.

Nella ripresa inizia il Livorno a farsi pericoloso con Vidigal, fermato in area da un provvidenziale intervento di Blasi. All’8’ il Napoli sfiora il vantaggio con Sosa, il cui colpo di testa, su cross di Savini, viene deviato in angolo da un grande Amelia. All’11’ primo cambio per i toscani: esce Vidigal per Diamanti, che rafforza il reparto offensivo e in più occasioni metterà in seria difficoltà la difesa del Napoli con le sue accelerazioni. Ma sono gli azzurri a sbloccare il risultato con il gol che i tifosi attendevano da mesi: quello di Emanuele Calaiò che, su calcio di punizione battuto da Hamsik, “vola” in area e di testa mette in rete, anticipando Galante. Per il capocannoniere degli azzurri in serie C e serie B è il primo gol siglato con la maglia del Napoli nella massima serie, e il secondo in assoluto in A: sette anni fa andò a segno con il Torino. Al 13’ l’arbitro Saccani ammonisce Blasi che poi, dopo qualche minuto, si infortuna e al suo posto entra Pazienza. Il Livorno reagisce e in un paio di occasioni manda in tilt la difesa napoletana; questa però può contare su un ottimo Gianello, che salva di piede su tiro di Bogdani. L’insistenza dei padroni di casa viene premiata al 29’: Cannavaro mette giù Tristan nei pressi dell’area azzurra e viene ammonito; del calcio di punizione si incarica Diamanti, il quale spiazza Gianello insaccando nell’angolo alto alla sinistra del portiere. Il gol del pareggio genera la protesta di Savini, che viene ammonito. Al 30’ altro cambio del Livorno: esce Tristan per Alvarez, che più di una volta impensierisce seriamente Gianello. Al 36’ Pazienza è costretto ad uscire per infortunio, al suo posto Bogliacino. Al 40’ buona occasione per il Napoli: Bogliacino raccoglie in area un lancio dalle retrovie, invece di tirare crossa al centro ma l’arbitro ferma il gioco per fallo in attacco di Santacroce. Al 43’ Rullo al posto di Savini. Al 44’ Napoli vicino al vantaggio ma Amelia devia in angolo un tiro di Sosa su lancio di Mannini. Il pareggio sembra ormai destinato ad essere il risultato finale, ma allo scadere del terzo minuto di recupero Calaiò sigla il “colpaccio”: su un cross perfetto di Bogliacino, l’attaccante punisce Amelia ancora di testa. Passano pochi secondi e Saccani fischia la fine. Il Napoli, quindi, espugna il “Picchi” e torna a vincere in trasferta, come non avveniva dal 2 settembre ad Udine.

Una vittoria importante per la squadra di Reja, che sale a quota 30 in classifica, uscendo dalla zona rischio, e per il suo bomber Calaiò, il quale certamente d’ora in poi avrà maggiore fiducia in se stesso, oltre a poter di nuovo contare su quella della società e della tifoseria.

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