Raccolta differenziata, la “ricetta” del Wwf

di Nicola Rosselli

Alessandro GattoAVERSA. “La proposta che segue è stata ripresentata all”attenzione del sindaco di Aversa e di tutta la sua giunta durante l”ultimo incontro al comune tenutosi giovedì 6 febbraio.

Ribadiamo che precedentemente questo documento era stato protocollato, l”ultima volta, presso l”ufficio protocollo del comune di Aversa nel mese di ottobre 2007, indirizzato: al sindaco e all”assessore all”ambiente. Adesso non possono dire più di non credere alla raccolta differenziata porta a porta. Adesso devono solo far presto!”. A parlare Alessandro Gatto, responsabile del settore rifiuti del Wwf Campania, componente della task-force voluta dal sindaco Ciaramella in materia di emergenza rifiuti. Un’affermazione questa dell’esponente ambientalista che, una volta di più e se ce ne fosse stato ancora bisogno, mette a nudo i continui ritardi che l’amministrazione comunale aversana sta accumulando in materia di raccolta differenziata.

Di seguito riportiamo in dettaglio il progetto che il Wwf ha consegnato all’amministrazione:

SISTEMA RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI “PORTA A PORTA” ESTESA A TUTTA LA CITTA” DI AVERSA STRATEGIE ED AZIONI SECONDO IL WWF

A cura del dottor Alessandro Gatto.


Tariffa e raccolta domiciliare (porta a porta).

· Introduzione della raccolta domiciliare, con il sistema del “porta a porta”, con contenitori condominiali, a cominciare da carta e cartoni, plastiche e metalli, scarti di cucina e secco indifferenziato, estesa a tutta la città di Aversa.

· Campane stradali per la sola frazione “VETRO riciclabile”, in numero sufficiente per tutta la popolazione di Aversa.

· Introduzione della tariffa puntuale, calcolata su una base relativa alla sommatoria dei seguenti parametri: superficie dell’abitazione, numero dei componenti del nucleo familiare, dalla quale vengono sottratti i rifiuti conferiti attraverso i secchi della raccolta domiciliare, contrassegnati da codice a barre per l’identificazione della famiglia.

· Per unità domiciliare di raccolta si fa riferimento al numero civico della strada, a prescindere dalla tipologia edilizia ed abitativa, cioè sia che si tratti di domicilio monofamiliare, sia di domicilio plurifamiliare/condominio.

· I contenitori devono essere collocati, in numero sufficiente rispetto ai residenti, all’interno degli spazi privati; nel caso di unità plurifamiliare i contenitori andranno disposti in spazi condominiali appositamente attrezzati. I contenitori dovranno essere standard, distinti per colorazione, dotati di ruote e dovranno essere dotati di etichetta identificativa della tipologia di rifiuto da introdurvi.

· La raccolta avverrà con una periodicità diversa per le varie frazioni di rifiuti:3 volte/settimana per gli scarti di cucina (cosiddetto organico o umido).

1 volta/settimana per le altre tipologie riciclabili (carta e cartoni, plastiche e metalli, ecc.)

1 volta/settimana per la frazione cosiddetta del secco indifferenziato (cioè materiali non riciclabili).

Ai giorni ed agli orari fissati per la raccolta, un incaricato per ciascun domicilio (ad es. uno dei residenti, il portiere, l’incaricato della pulizie condominiali, ecc.) dovrà consentire l’accesso degli automezzi della raccolta rifiuti.

Gli automezzi della raccolta rifiuti devono essere dotati di lettore del codice a barre, di dispositivo di pesatura e di strumenti per la registrazione automatica dei dati suddetti. Ciò consentirà una efficace applicazione della tariffa, che costituirà la vera chiave di successo di questa modalità di raccolta. La tariffa dovrà essere trimestrale ed a consuntivo dei risultati della raccolta nel periodo di riferimento. Tutto il sistema dovrà essere preceduto ed accompagnato da adeguate campagne di informazione ed i cittadini dovranno essere chiaramente informati, con lettera allegata alla bolletta di pagamento della tariffa, dei risultati della raccolta del proprio domicilio ed in modo trasparente del calcolo del risparmio ottenuto. Solo in questo modo il cittadino sarà messo chiaramente di fronte ai vantaggi di un corretto conferimento dei rifiuti. Poiché la qualità del materiale raccolto è un elemento chiave per l’economicità del sistema, dovrà essere effettuato un controllo del carico di ciascun automezzo presso i centri di raccolta. Nel caso si riscontrassero anomalie di rilievo, verranno programmati controlli dei contenitori domiciliari nelle zone di provenienza. Il riscontro di conferimenti errati comporterà una lettera ai cittadini coinvolti cui si ricorderanno i criteri di conferimento e si informeranno che in caso di non raggiungimento degli standard richiesti i rifiuti non potranno essere conteggiati nel calcolo “premiante” della tariffa. Per evitare che il meccanismo tariffario descritto stimoli un aumento strumentale nell’uso di prodotti usa e getta ed imballaggi riciclabili, la quota base della tariffa, dovrà essere proporzionale alle quantità di materiali conferiti in maniera differenziata, dovrà essere proporzionale ai metri quadrati dell’abitazione, al numero dei residenti ed alla quantità media totale raccolta nella zona come somma del rifiuti indifferenziato sottratto alla frazione differenziata.

Campagne di informazione per i cittadini:

· Informazione sui vantaggi tariffari della riduzione dei rifiuti prodotti.

· Diffusione di consigli utili per ridurre la produzione dei rifiuti.

· Suggerimenti pratici di orientamento al consumo di prodotti a minor uso di imballaggi. Si suppone, in virtù di quanto accaduto in numerose altre città italiane che hanno effettuato il passaggio della raccolta stradale alla raccolta domiciliare, che tale sistema comporterà, oltre alla possibilità di puntare ad obiettivi di raccolta differenziata, finalizzata al riciclaggio, superiori al 50%, una riduzione netta della produzione di rifiuti dell’ordine del 20%.

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