Capodrise, “Fare ambiente” interviene e propone

di Redazione

Fare ambienteCAPODRISE (Caserta). All’indomani del convegno, tenutosi sabato 26 gennaio 2008, presso il teatro Ariston di Marcianise, dal titolo Ambiente: qualità di vita e legalità”, organizzato e promosso dal Movimento Ecologista Europeo “Fare Ambiente”, anche nella vicina Capodrise un folto gruppo di simpatizzanti ha partecipato con vivo interesse ed entusiasmo all’evento.

“Fare Ambiente” è un Movimento ecologista che nasce in Campania, dove la crisi ambientale mette a nudo l’incapacità di un ambientalismo prigioniero di un estremo fondamentalismo ideologico. Esso è un grande movimento ambientalista europeo che vuole affermare i suoi ideali senza estremismi, con il realismo del fare e l’ottimismo della ragione. A tal fine “Fare Ambiente” mette a disposizione importanti professionalità del mondo scientifico e accademico al servizio delle tutele e della valorizzazione dell’ambiente a partire dalla formazione di una coscienza morale e civile, diffusa, fondata sull’interesse pubblico al progresso, nella salvaguardia, nella promozione di beni e valori fondamentali costituzionalmente garantiti. Presidente nazionale, nonché socio fondatore del Movimento insieme ad altri esperti, è il Professor Vincenzo Pepe, docente di diritto ambientale della SUN, il quale è coadiuvato dal presidente regionale l’avvocato Francesco Della Corte. Tra i responsabili regionali del Movimento, nonché referente del Laboratorio Verde per Capodrise, figura Sossio Colella, il quale insieme ad altri lancia una proposta concreta all’Amministrazione comunale. Infatti il Laboratorio di Capodrise “ha chiesto, nel rispetto del principio di precauzione, che vengano adottate ad horas tutte le misure necessarie per far partire almeno una disinfestazione dei cumuli di rifiuti depositati lungo le strade, specie quelli versati ed accumulati, senza alcuna prudenza, lungo gli oratori ed associazioni, scuole, spazi pubblici ed altri siti sensibili per evitare l’aggravarsi delle condizioni igienico-sanitarie, posto che, nonostante l’individuazione del sito di Ferrandelle, l’effetto Nimby, ovvero le proteste contro l’individuazione della discarica a S. Maria la fossa, potrebbe aggravare ed allungare i tempi della raccolta. Inoltre, in vista dell’annunciata attuazione della raccolta differenziata, il Laboratorio invita gli organi competenti ad effettuare una forte sensibilizzazione, rendendosi disponibile per una fattiva collaborazione, atteso che in questo frangete chiunque impegnato, ovvero cittadini, associazioni, parrocchie, scuole, ecc., debba fare la sua parte”.

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