Lo Sdi vuole la presidenza del Consiglio

di Redazione

Raffaele Di Lauro TRENTOLA DUCENTA. Statuto comunale, questo uno degli argomenti di maggiore discussione in questo periodo tra i membri della maggioranza di Nicola Pagano.

Varie sarebbero, infatti, le modifiche che l’amministrazione intende apportare al documento che regola l’attività dell’ente. In particolare, al vaglio di assessori e consiglieri l’inserimento della figura del presidente del Consiglio, attualmente non prevista nello statuto, e una modifica inerente il difensore civico. Per quest’ultimo punto due sono i mutamenti da avviare. Uno è relativo alla durata dell’incarico. La volontà di questa amministrazione è quella di far decadere il difensore civico insieme all’amministrazione che lo ha votato. L’incarico dunque non avrebbe più la durata di cinque anni ma rimarrebbe in essere per il tempo della legislatura. Anche il compenso del difensore civico dovrebbe cambiare ed essere indicato al minimo consentito per legge e non più individuato in rapporto al compenso del primo cittadino. Se su quest’argomento sembra esserci una convergenza totale sia di interessi che di considerazioni, le cose cambiano rispetto alla nomina del presidente del Consiglio. Molti sono i commenti che tale decisione ha suscitato in paese e in determinati ambienti dello stesso. C’è chi suppone che l’inserimento di questa nuova figura sia voluto per soddisfare alcune ambizioni personali. In effetti le indiscrezioni su un rimpasto di giunta, già circolate durante gli scorsi mesi e che hanno creato un certo imbarazzo, sembrerebbero confermare questa ipotesi. Alcuni scontenti nella ripartizione di cariche ed assessorati potrebbero essere imputati come i responsabili di una scelta del genere. Ma smentite arrivano proprio da chi quel posto dovrebbe occupare. Raffaele Di Lauro dello Sdi parla chiaro e indica i motivi e la necessità di inserire questa figura nel consiglio comunale. “Trentola Ducenta è ormai abitata da 18mila persone circa. Dunque – afferma Di Lauro – la figura del presidente del Consiglio è doverosa. Ma poi tale personalità garantirà un percorso equilibrato all’amministrazione e allo svolgimento dei consigli comunali. Non è affatto un contentino politico, ma è una garanzia per governare al meglio”. E su questo punto lo stesso Di Lauro afferma: “I consigli comunali svolti fino ad ora non hanno avuto un andamento tranquillo. Non bisogna dimenticare che la maggioranza di questo governo è formata da alcuni membri della passata maggioranza che adesso si trovano a sedere tra le file dell’opposizione. Questo disturba non poco alcune attività. Il presidente del Consiglio potrebbe dare sicurezza e garanzia in questo senso”. E sulla persona adatta a svolgere questo ruolo di garante il socialista non ha dubbi. “Da accordi presi prima delle elezioni noi socialisti avremmo dovuto avere la vicepresidenza e l’assessorato. Per motivi tendenti ad equilibrare il neo governo abbiamo rinunciato ad entrambe. Adesso la presidenza ci toccherebbe di diritto. Gli impegni sono stati presi e tutte le pedine devono andare ai propri posti”. Le dichiarazioni dell’esponente dello Sdi appaiono inequivocabili e concordano con l’aspettativa di molti consiglieri della maggioranza che attendono con ansia un rimpasto di giunta che consenta l’inserimento di alcuni eletti nell’esecutivo. Ma non si esclude che proprio la nomina del presidente del Consiglio possa scatenare qualche guerra intestina alla maggioranza. Le ambizioni personali e le assicurazioni avute durante la campagna elettorale potrebbero scatenare qualche scontro nel quale inevitabilmente anche il sindaco dovrà prendere posizione. Intanto lo stesso Di Lauro esclude “motivi di conflitto e possibilità di scontro all’interno della maggioranza. Lavoriamo tutti per mantenere un equilibrio che garantisca il buon governo”.

dal Corriere di Caserta, venerdì 18.01.08 (di Luisa Conte)

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