Emergenza rifiuti, scontri tra polizia e manifestanti a Marigliano

di Angela Oliva

protesta MariglianoMARIGLIANO (Napoli). Non si placano le proteste in tutto l’hinterland napoletano nei pressi dei presunti siti di stoccaggio. Stamattina a Marigliano c’è stato un grave scontro tra manifestanti e forze dell’ordine.

Gli abitanti della zone avevano organizzato un sit-in pacifico per presidiare la discarica che, secondo il piano del neo commissario Gianni De Gennaro, dovrebbe riaprire per affrontare l’emergenza. Secondo fonti della polizia i loro agenti avrebbero semplicemente creato un varco tra la folla per permettere il passaggio delle ruspe e consentire il cambio tra Carabinieri e Guardia di Finanza. Non sono dello stesso avviso, però, i cittadini presenti agli scontri, i quali hanno raccontato che molti manifestanti sono rimasti contusi, tra cui donne e bambini: “Avevamo le mani alzate proprio per dimostrare la nostra volontà di protestare pacificamente. Ma le forze dell”ordine ci hanno caricato perché impedivamo loro l”accesso per il cambio di guardia. Hanno colpito donne e bambini senza discriminazioni di sorta. Siamo stati trattati peggio delle bestie. Hanno colpito una donna incinta, i bambini, i ragazzi, e non si sono neanche accorti di un poliziotto in borghese che cercava di calmare gli animi. Nella furia hanno dato una manganellata anche a lui. Siamo come i deportati – hanno concluso – lo Stato manda le nostre famiglie nella discarica, e ci carica come fossimo dei criminali della peggior specie”. Anche il sindaco di Marigliano Felice Esposito Corcione ha espresso la volontà di bloccare le ruspe per aprire un confronto: “Sembra che devono sedare una rivolta di camorristi o terroristi. Noi siamo gente pacifica e virtuosa e non vogliamo essere puniti dall”alto per aver fatto solo il nostro dovere.In uno dei varchi di accesso al sito c”erano dei giovani e delle donne e le forze dell”ordine hanno caricato con i bambini seduti a terra, quattro persone sono andate in ospedale”.

Proteste anche a San Giorgio a Cremano, dove ha sfilato un corteo per chiedere la rimozione dei rifiuti, a Giugliano, dove manifestanti hanno bloccato la stazione ferroviaria, e ad Ariano Irpino circa 10mila cittadini guidati dal sindaco Domenico Gambacorta hanno organizzato un corteo di protesta contro la riapertura della discarica di Difesa Grande.

Continuano, anche, i roghi di cumuli di spazzatura soprattutto nella zona di Napoli nord e Campi Flegrei dove nella notte i Vigili del Fuoco ne hanno spento circa cinquanta.

Intanto il prefetto De Gennaro in un”audizione di fronte alla Commissione parlamentare d”inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha evidenziato che dalle regioni che si sono offerte di contribuire per l”emergenza in Campania è giunto un aiuto che però non è la soluzione del problema.

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