Liguori (Udc): “Vogliamo solo un esecutivo di alto spessore”

di Redazione

Cesario LiguoriAVERSA. “Quando parlo di partiti costruiti a tavolino, mi riferisco a quei partiti che oggi esibiscono gruppi consiliari che non rappresentano la reale consistenza attribuita loro dal voto popolare, ma che sono cresciuti in difformità al consenso ottenuto nelle ultime elezioni amministrative”.

Il commissario cittadino dell’Udc, Cesario Liguori, interviene di nuovo nella querelle tra il suo partito e An, dopo il passaggio di Rosario Capasso e dell’ex Udc Mario Abate nel gruppo consiliare dei finiani. “Quando affermo che “l’Udc continuerà a lavorare per contribuire alla soluzione dei problemi della città – e si impegnerà per la costruzione di quel percorso politico-amministrativo che da tempo chiede di discutere con gli alleati, non senza aver chiarito dubbi e perplessità sul percorso fino ad ora affrontato – lo stesso partito lo farà indipendentemente dalla sua presenza o meno in giunta. Anzi si impegnerà perché si possa giungere ad un esecutivo di alto spessore per capacità, professionalità e rigore morale, come la città merita” sono coerente con quanto sistematicamente affermato sulla stampa da qualche mese a questa parte, che cioè non condividiamo ‘azzeramenti’ indiscriminati, ma riteniamo che vada prioritariamente istituito un tavolo di concertazione sul modo di affrontare e risolvere i problemi amministrativi e solo successivamente verificare l’eventuale necessità modifiche o aggiustamenti. Significa anche che non subordiniamo il nostro impegno alla nostra presenza o meno in giunta, ma ai reali contenuti qualitativi della azione amministrativa. Tendere poi ad un esecutivo di alto spessore dovrebbe essere non solo una nostra esigenza, ma quella di tutti e non è certamente un attacco ai nostri assessori Farinaro e Diomaiuta. Né vedo nelle mie affermazioni una ‘aspra critica all’attuale esecutivo’, ma esprimo, con spirito costruttivo, l’esigenza di un chiarimento sul percorso fino ad ora svolto. D’altronde, fortunatamente, viviamo in una società democratica ed in un sistema politico nel quale fare parte di una coalizione non significa portare il cervello all’ammasso e privarsi di ogni libertà di giudizio. La nostra cultura politica non è quella da partito unico. Noi dell’Udc – conclude Liguori – saremo anche scomodi, ma siamo fatti così. Spero di essere stato chiaro”.

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