Mondragone, il sindaco parla delle dimissioni di Fusco

di Redazione

Ugo ConteMONDRAGONE. Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del sindaco del comune di Mondragone Ugo Conte che esprime la sua opinione sulle dimissioni del consigliere di opposizione Mario Fusco.

Ho appreso che in data 28 gennaio 2008 il Consigliere Mario Fusco (Sd) ha presentato le sue dimissioni dalla carica. Come al solito il signor Mario Fusco vuole a tutti i costi la ribalta della scena con un atto il cui valore ‘politico’ è praticamente zero. Non solo perché gli assetti del Consiglio non verrebbero modificati, ma perché zero è stato il suo contributo in tutti questi anni. Mi dispiace dirlo, ma gli atti del Consiglio stanno lì a dimostrarlo. Abbiamo assistito dal suo scranno solo ad accuse e polemiche infinite, basti ricordare quelle sul Palazzo Ducale, sul depuratore e sul metano spacciate come bassa pubblicità dell’Amministrazione ed invece si trattava di opere reali sotto gli occhi di tutti.Ha scambiato il ruolo di Consigliere per quello di censore pubblico, purtroppo, però, è necessario governare ed assumersi le relative responsabilità. Gridare e solo gridare non solo non serve a niente, ma non è un comportamento politico apprezzato dagli elettori che hanno sempre sanzionato, negativamente, l’operato del signor Mario Fusco.Se poi con il suo gesto vuole mostrare a tutti come si danno le dimissioni, devo ricordargli che lui è stato solo e semplicemente un consigliere di opposizione e quindi le sue dimissioni non hanno grande valore, da un punto di vista politico. Le dimissioni di un Sindaco, invece, stravolgono un intero assetto amministrativo. Per questo motivo, dopo averle annunciatesto predisponendo il tutto per un ordinato passaggio delle consegne. Chi ha ruoli di responsabilità politica ed amministrativa non può abbandonare tutto di punto in bianco. La parola responsabilità ha un significato ben preciso. Le dimissioni di un Sindaco coinvolgono, a differenza di quelle di un consigliere di opposizione, coinvolgono una molteplicità di atti ed uffici. E’ gesto di sana amministrazione, nonché di vera politica, andarsene lasciando le carte in ordine per chiunque venga dopo. Ma forse per chi non ha mai amministrato sul serio, questi sono concetti troppo difficili da comprendere. Mi rammarico solo di una cosa: avrei preferito le dimissioni di Bassolino, ma i compagni di navigazione del sig. Mario Fusco gli hanno rinnovato piena e totale fiducia. Cosa dire di più? Forse per qualcuno è meglio tacere!!!”.

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