Anche gli autotrasportatori scioperano contro il governo Prodi

di Redazione

sciopero autotrasportatoriSi è chiuso definitivamente il cerchio, il governo Prodi è riuscito a portare in piazza ogni apparato produttivo di questo paese. Ormai il fallimento è sotto gli occhi di tutti, anche chi ha votato questo esecutivo inizia a prendere le distanze da esso.

In questi ultimi giorni sono scesi in piazza gli autotrasportatori, categoria fondamentale per il nostro paese, visto che la stragrande maggioranza dei prodotti viaggia su gommato. Ebbene, questa categoria, emulando gli scioperi dei colleghi francesi, sta mettendo in ginocchio la nazione e non ne vuole saperne di smetterla se il governo non glioffre garanzie sufficienti. I camionisti stanno dimostrando all’intero paese che compatti si vince, loro in questa occasione sono uniti perché sono esasperati per le condizioni in cui devono lavorare, oltre ai costi di gestione che sono diventati proibitivi. Ci sono aziende di autotrasportatori indebitate fino al collo poiché le spese che devono affrontare, quotidianamente, superano di gran lunga quelli che sono gli introiti. Vogliono intimorire la categoria con sanzioni per il blocco arbitrario della circolazione, ma loro non mollano, sono disposti a tutto purché si arrivi ad ottenere quello che chiedono. Nel frattempo i disagi iniziano a farsi sentire, c’è scarso carburante, i generi alimentari iniziano a diminuire, la Fiat di Termini Imerese ha dovuto mettere in cassa integrazione un bel po’ di dipendenti perché non arrivano i pezzi per l’assemblaggio. Ci dispiace per questi operai ma quelli che stanno scioperando sono uguali a loro e bisogna essere solidali. Eravamo abituati a scioperi come quelli dei francesi che combattendo riuscivano ad ottenere sempre tutto. Forse questa è la prima volta che la categoria dei camionisti innesca una protesta con effetti immediati, per giunta sotto Natale, compromettendo anche le altre categorie commerciali che hanno bisogno di loro per far arrivare la merce nei propri esercizi commerciali. Una protesta intelligente che sta avendo ripercussioni su tutto il territorio nazionale. Lo sciopero dovrebbe durare fino a venerdì seil tavolo di concertazione con il governo non soddisferàle richieste degli autotrasportatori. L’unica certezza, “grazie” all’esecutivo di centrosinistra, è che l’Italia è diventata il paese degli scioperi, oltretutto, molte volte, protestano anche esponenti dello stesso governo, che praticamente contestano se stessi e la loro coalizione. In realtà, al momento, l’unica categoria, se cosi si può chiamare, che ancora non è scesa in piazza è quella delle famiglie. Continua ad aspettare, preoccupata, qualche cambiamento a proprio favore. Prima o poi anche questa categoria di disperati scenderà in piazza per rivendicare il diritto di vivere dignitosamente, chiedendo di non essere più “spremuta” come un”arancia: il succo ormai si è esaurito e non c’è più niente da ricavarne.

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