Hina, condannati all’ergastolo il padre e i due cognati

di Redazione

Hiina la giovane mussulmana uccisaBRESCIA. Ad un anno e quattro mesi dall”omicidio della 21enne pakistana di Sarezzo, Hina Saleem,è arrivata la sentenza dei giudici. Il Tribunale di Brescia ha condannato il padre e i due cognatia una pena di 30 anni di prigione. Tutti in carcere, quindi,i condannati, con la sola eccezione dello zio che è stato rimesso in libertà nei giorni scorsi.

E” stato anche deciso di tenere in isolamento Khalid, uno dei due cognati, perche” in carcere avrebbe aggredito il padre di Hina. Il Pm Paolo Guidi ha chiesto e ottenuto che il padre e i due cognati fossero condannati a trent”anni in quanto responsabili di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Lo zio viene considerato responsabile solo di occultamento di cadavere ed è stato condannato a 2 anni e 8 mesi.

Hina è stata uccisa l”11 agosto dell”anno scorso e sepolta nel giardino di casa, avvolta in un lenzuolo bianco perché la famiglia non le aveva perdonato di non essere una “buona musulmana”. Infatti, la ragazza era fidanzata con Giuseppe, un ragazzo di 33 anni bresciano e cattolico,conviveva con lui, e aveva tenuto nascosto alla famiglia che aveva anche un lavoro. Si conclude così una vicenda attualissima, in quanto Hiina rappresenta l’esempio dell’emancipazione femminile delle donne musulmane.

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