Il grande gioco politico dei rifiuti

di Redazione

rifiuti in stradaAVERSA. Dopo anni di trascuratezza, tutti si fiondano sui rifiuti: sotto la bandiera dell’unità, da destra a sinistra ci si scaglia contro l’emergenza.

Eppure è strano, sino a qualche mese fa si ignorava quel che accadeva a pochi chilometri di distanza: da Acerra a Lo Uttaro, dai cortei napoletani sino a Taverna del Re, la nostra città raramente era interessata a quel che le accadeva attorno. La violenza quotidiana del territorio, gli scarti delle fabbrichette nostrane e delle aziende settentrionali sembravano non appassionare (se non rari e preziosi casi) gli addetti ai lavori della “politica politicante” dell’Agro, troppo impegnati su altri temi più “importanti”, mentre si cominciava a morire di cancro e di leucemia. Di Fiat si muore, era il titolo di un libro di qualche anno fa, ma nell’Agro (e ad Acerra anche) si potrebbe dire: di Fibe si muore, di quell’azienda che tanti appetiti cetuali ha solleticato. Da un paio di settimane invece vediamo un attivismo sfrenato e anche un pò “sommergibilista”, sotto le bandiere dell’apoliticismo, quando invece non c’è proposta fattiva su come liberare l’intero territorio dall’inquinamento: il problema non sono solo i rifiuti urbani, che rendono i nostri centri cittadini colonie per ratti, ma soprattutto quello che è stato e che viene sversato nelle campagne dei dintorni. Su questo non si organizzano mobilitazioni, non si scrivono roboanti appelli, come dimostra il caso di Taverna del Re; basta una semplice presenza al corteo (e nemmeno di chissà quanti, si parla di singoli), ma sembra che questo non riguardi Aversa, né la sua “politica politicante”. La politica invece ha profonde responsabilità nella distruzione del nostro territorio, e non occuparsene è solo ipocrisia, un’azione trasversale nel giro di un decennio ha prodotto come risultato un aumento tumorale del 300%, una cifra da Chernobyl più che da tranquilla città di provincia. Perciò, dopo tanto rumore, quando i sacchetti saranno rimossi, quando le strade torneranno più o meno pulite, cosa succederà? Ci si accorgerà della pistola alla tempia puntata su centinaia di migliaia di cittadini dell’Agro Aversano nascosta nelle campagne (tra cui 4 milioni di eco balle) oppure la si ignorerà perché non si può fare nessuna pubblicità a costo zero? A questo territorio violentato non serve l’ulteriore umiliazione di un quarto d’ora di celebrità politico-mediatica, ma riqualificazione, bonifica ambientale,ricostruzione. Le chiacchiere, le polemiche, le reclames a buon mercato sono soltanto nebbia sul dramma della nostra gente.

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