Riflessioni “ceppaloniche”

di Redazione

Annozero MastellaAl punto in cui siamo arrivati: una riflessione è d’obbligo. Dopo le ultime dichiarazioni del ministro della Giustizia che ha minacciato di voler presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Consiglio d’amministrazione della Rai.

Dopo le accuse alla stessa azienda di consentire un linciaggio mediatico, attraverso le trasmissioni “Annozero” e “Ballarò”, incolpate, tra l’altro, di rappresentare una sorta di KKK (Ku Klux Klan) dell’informazione, è necessario chiarirci un po’ le idee.

Sapete dirci che senso ha, per chi si è espresso a favore di Prodi, invece di Berlusconi, ritrovarsi, comunque, con Mastella al Ministero della Giustizia, i giornalisti paragonati a razzisti assassini e i magistrati trasferiti d’ufficio perché danno fastidio ai “potentati”? Qualcuno è in grado di spiegarcelo?

Che senso ha, per un magistrato, rischiare la vita tutti i giorni per “onorare” il giuramento fatto “…di osservare lealmente la Costituzione della Repubblica Italiana e le altre leggi dello Stato, esercitando le prerogative di Giudice nell’interesse supremo della Nazione…” e, poi, essere costretto a guardarsi le spalle non dalla camorra, dalla mafia o dalla n’drangheta, ma dai nostri “inferociti” rappresentanti del popolo?

Che senso ha per un giornalista sforzarsi di cercare la verità o quello che più si avvicina a lei (e per favore non scomodiamo Aristotele, Popper, Russell,Wittgenstein o Heidegger perché non è questa la sede), per informare la popolazione?

Popolazione… Ma quale? La stessa che ha accettato, senza battere ciglio, una legge elettorale abominevole, definita dagli stessi estensori una gigantesca “porcata”?

La stessa popolazione che non ha saputo dimostrare tutto il disprezzo per una legge antidemocratica che, anzi, sarebbe meglio definire a-democratica, nel senso alfa negativo del termine?

Una legge che ci obbliga, come tanti pecoroni, a votare per uno scagnozzo (nel senso di incapace) qualsiasi indicato dai partiti e non scelto dai cittadini. La stessa popolazione che, con questa legge, si è recata in massa alle urne, con percentuali di votanti che farebbero rabbrividire un bulgaro?

Eppure tutti, esclusi i vari “tifosi”, dopo l’esperienza inquietante e surreale di Berlusconi, avrebbero scommesso “le terga” su Prodi. Non perché Prodi rappresentasse il “nuovo che avanza”, figurarsi…, ma perché più in basso di Berlusconi, per una democrazia, è praticamente impossibile scendere.

Prodi, invece, è riuscito in questa colossale impresa: far dimenticare le oscene leggi ad personam approvate per favorire il Silvietto nazionale, sostituendo le pietre dello scandalo con il ceppalonico Clemente.

Bene, bravi bis… Anzi, no. Bene bravi, bus. Nel senso di: riprenditi il bus e torna a girare in mezzo alla gente, caro Prodi e, visto che ci sei, portati pure Clemente.

Munitevi di tappi per le orecchie, però. Non penserete mica che il resto della Nazione somigli agli ambienti ovattati e super isolati dal mondo dei semplici mortali, che abitualmente frequentate.

No, il resto della Nazione è abitato da disoccupati, pensionati, impiegati monoreddito, operai, piccoli artigiani che campano tirando la cinghia tutti i giorni.

Perciò, non fermatevi agli incroci. Otterreste solo due risultati: ricordereste improvvisamente cosa “dice” Beppe Grillo e spaventereste a morte quei poveri lavavetri.

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