Raggiunta intesa per il taglio dei costi della politica

di Redazione

Fausto BertinottiROMA. I presidenti della Camera dei deputati e del Senato, Fausto Bertinotti e Franco Marini, hanno avviato d’intesa un progetto per i tagli dei costi della politica. L’operazione prevede tagli a partire dal vitalizio dei parlamentari e a proseguire con le indennità. Inoltre la commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato la riduzione dei deputati da 630 a 512: 500 eletti in Italia e 12 all’Estero.

La normaè stata approvata a larga maggioranza, ad eccezione di Forza Italia che ha votato contro. A spiegare il perché di questo voto contrario, in una nota congiunta, sono il coordinatore nazionale, Sandro Bondi, e il vice coordinatore Fabrizio Cicchitto. “Non è questo il momento di avventurarsi in proposte di riforma costituzionale. Non ce ne sono le premesse politiche né il necessario approfondimento sui singoli temi. Oggi il Paese attende cambiamenti veri e profondi. Chi andasse avanti nel proporre pseudo-riforme prive di peso, brutte copie di quelle da noi approvate nella precedente legislatura e osteggiate dalla sinistra attraverso un referendum si assumerebbe la responsabilità di alimentare la disillusione del Paese. Siamo certi che il presidente Luciano Violante sia consapevole che le riforme costituzionali debbano essere condivise e avere un terreno fertile di discussione e di confronto nel momento giusto”. I presidenti delle due Camere dichiarano: Sulla questione dei costi della politica, le presidenze del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati confermano, nel momento in cui si dà inizio ai lavori sulla finanziaria, l’esigenza di proseguire nell’opera per la loro riduzione del resto già avviata. L’azione intrapresa dai due rami del Parlamento con l’eliminazione di alcune storture che si erano venute determinando nei passati decenni, a partire da quella sul vitalizio dei parlamentari, proseguirà anche per ciò che riguarda le indennità degli stessi parlamentari. Sarà il Parlamento, a realizzare questi compiti, sulla base della convinzione maturata al suo interno che la difesa delle sue prerogative e la conquista di un rinnovato rapporto tra le Istituzioni e il paese passa per questa sua autonoma assunzione di responsabilità”.

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