Il cordolo della discordia

di Redazione

 

AVERSA. Il cordolo della discordia. Questo è il nome dato dai cittadini aversani al nuovo spartitraffico di viale Kennedy. Da giorni, in quella zona, il traffico è impazzito, file di auto che serpeggiano per ore tra il cantiere in bella vista e l’immondizia cronica.

Per non parlare delle vetture in sosta permanente ai lati della strada che quasi rendono impossibile l’incolonnamento. Il bello, però, giunge all’orario di entrata ed uscita delle scuole. C’è gente che per tornare a casa ci impiega anche tre quarti d’ora. Ed in particolar modo soffrono di questa situazione i residenti del Parco Primavera, chiusi tra la scuola del ponte di ferro e le fabbriche di scarpe situate nell’ultimo tratto della strada. Ciò che penalizza la viabilità è l’obbligato senso di marcia creato per, ironia della sorte, far defluire il traffico proveniente da Nord e da Sud in entrambi sensi di marcia. Ipotizziamo, ad esempio, che una mamma deve accompagnare il figlio a scuola ed esce da via Montale; se per caso ha dimenticato a casa qualcosa e deve ritornarci ha due possibilità: o si adopera per l’intero percorso della Variante rimanendo, abbiamo detto, imbottigliata tre quarti d’ora nel traffico, o con un’arte da pochi effettua un’inversione ad U in uno dei punti in cui il cantiere è ancora aperto, non solo rischiando il ritiro della patente di guida, ma essendo vittima di epiteti vari provenienti dagli automobilisti che percorrono il senso opposto. Ma allora ci domandiamo era davvero utile creare questo caos in una strada percorsa da più di diecimila auto al giorno? Sarebbe stato meglio dare ascolto a quei vigili urbani di vecchia esperienza che in più di un’occasione avevano dimostrato forti reticenze alla realizzazione dello spartitraffico. Oggi diciamo a giusta ragione. L’unica via di fuga dal centro della città non è più tale. Addio vecchia Variante 7 bis, in attesa che creino un’alternativa importante ed urgente.

 

 

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