Riesumato presunto cadavere del giornalista De Mauro

di Redazione

Mauro De MauroCATANZARO. Mistero profondo a Catanzaro, dove sta per essere riesumato il corpo di Salvatore Belvedere, un pluripregiudicato evaso nel 1970 dal carcere di Lamezia Terme.

Secondo una fonte ritenuta attendibile dalla Dda di Catanzaro, il cadavere potrebbe essere invece quello di Mauro De Mauro, giornalista scomparso da Palermo il 16 settembre 1970 e, secondo i pm di Catanzaro, ucciso in Calabria nel 1971, ma il cui corpo non è stato mai trovato.A sei anni dalla sepoltura nel cimitero calabrese, il noto boss di Lamezia Terme, Antonio De Sensi, raccontò ai magistrati che il cadavere trovato tra i boschi del Monte Reventino non era quello di Belvedere ma del giornalista De Mauro.Dichiarazioni che all’epoca non vennero prese in considerazione. Ora, a distanza di 37 anni, le nuove rivelazioni della fonte, la cui identità non è stata svelata dagli investigatori, hanno indotto il sostituto procuratore della Dda, Gerardo Dominijanni, a disporre la riesumazione del cadavere e l’effettuazione dell’esame del Dna. Il legale della famiglia De Mauro, Francesco Crescimanno, ha commentato così la notizia: “Ieri sera ho ricevuto una nota della famiglia De Mauro che m’informava di aver ricevuto un avviso di accertamenti tecnici da parte della procura di Catanzaro e mi avvertiva della riesumazione, prevista per il 22 settembre, del cadavere di Salvatore Belvedere per prelevare materiale genetico e procedere al confronto con quello dei suoi familiari. Se non coincidesse, la stessa operazione sarà fatta con i familiari di De Mauro”. “Questo pomeriggio incontrerò – aggiunge – la figlia di De Mauro, Franca, e decideremo cosa fare”. Inoltre, lo stesso avvocato si dice alquanto scettico sul fatto che Cosa Nostra avrebbe dapprima sequestrato il giornalista e poi lo avrebbe ucciso in Calabria, ossia fuori zona. Mentre sarebbero più plausibili le dichiarazioni rese dal pentito storico Francesco Marino Mannoia, che aveva detto ai giudici: ”Il cadavere di De Mauro era stato sepolto in un primo momento sulle sponde del fiume Oreto a Palermo. Poi, per evitare che il corpo venisse ritrovato, durante alcuni lavori, il corpo è stato riesumato e sciolto nell’acido. Mannoia è una fonte qualificata”.

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