Mastella difende l”indulto

di Antonio Taglialatela

Clemente MastellaNAPOLI. “La presenza dei recidivi in carcere, un anno dopo l’indulto, è pari al 42% del totale”. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, difende l’indulto ed accusa la “campana mediatica di rara virulenza fatta per guadagnarsi l’applauso delle curve”.

Lo ha detto nel corso del suo intervento al 190° anniversario della Polizia Penitenziaria a Napoli. “Un anno prima dell’indulto – ha affermato il Guardasigilli, citando un’analisi del Dap diretto da Ettore Ferrara – la percentuale dei recidivi si assestava al 48%, un anno dopo «è pari al 42% del totale. E tale ultimo dato include anche quel 22,7% dei detenuti usciti per il provvedimento votato dalla stragrande maggioranza del parlamento”. Secondo il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), sono 26.752 i detenuti usciti fino ad oggi dal carcere grazie all’indulto. Di questi, circa il 22% (per l’esattezza 6.194, di cui 4.318 italiani) sono finiti di nuovo in cella per essere tornati a delinquere. Ciò non significa però – spiega il Dipartimento – che il tasso di recidiva sia aumentato dopo l’indulto: il tasso era infatti al 44% prima dell’approvazione dell’atto di clemenza il 31 luglio del 2006, mentre ora è al 42%. “Su 89.859 entrati in tutto il 2005, come imputati o condannati, solo 3.959 risultavano essere ancora detenuti al 5 giugno 2007”, ha poi sottolineato Mastella.

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