Caso Grillo, media e politici hanno paura di internet

di Redazione

Beppe GrilloPolitici e media tremano per le parole di un comico che da un giorno all’altro, senza l’aiuto dei mezzi d’informazione tradizionali, è riuscito a creare un movimento, radunando sotto un’unica bandiera (senza colori) il malcontento di gran parte della popolazione italiana, che ha perso qualsiasi speranza nella seconda repubblica nata nel 1993.

Un movimento guidato da un comico che è tanto bravo a distruggere e a sparare sulla croce rossa, casta o cosca (come dice Travaglio) quanto sterile nel proporre un modo per rifondare la politica che non sia la riedizione di un’idea molto simile a quella delle vecchie squadre fasciste: l’abolizione dei pariti per ricrearne di nuovi: pochi, puliti e seri.

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Ora tutti si preoccupano di Beppe Grillo, i media tradizionali hanno paura di perdere il potere di condizionamento dell’opinione pubblica, i politici temono l’avvento di una nuova rivoluzione… telematica. Ma i politici cosa possono pretendere? Basta ascoltare le parole del deputato della Margherita Antonio Polito, il quale, in una trasmissione televisiva, afferma che è impossibile l’attuazione del programma presentato dall’Unione, ridendo in faccia agli elettori del suo stesso schieramento. Poi ci si meraviglia che gli italiani son stufi di questa casta politica.

Ora c’è bisogno di una pausa di riflessione per dare una risposta , NON a Beppe Grillo, ma ai CITTADINI!

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