Caso De Mauro: spunta un cimitero di mafia

di Antonio Taglialatela

La Scientifica al lavoro nel cimitero di Conflenti (foto ANSA)CATANZARO. Scoperto un cimitero della mafia a Conflenti, in provincia di Catanzaro, dove le autorità stanno riesumando il corpo del pluripregiudicato Salvatore Belvedere, al cui posto si presume sia stato invece seppellito il cadavere del giornalista Mauro De Mauro.

Durante gli scavi gli inquirenti hanno trovato resti di altre persone, sconosciute, che non risultano nei registri del cimitero. Nel punto che doveva portare alla luce le ossa di Belevedere, evaso nel 1970 dal carcere di Lamezia Terme, il cui cadavere fu trovato carbonizzato l’anno dopo nelle campagne di Conflenti, sono stati rinvenuti due teschi e una bara coi resti di un’altra persona. Vicino a uno dei corpi c’era un coltello, un simbolo di un vecchio rituale della ‘Ndrangheta. Si attendono, dunque, gli esiti dei test sul dna dei reperti. Per Francesco Rattà, capo della Squadra Mobile di Catanzaro, l’ipotesi che il giornalista de L’Ora, scomparso da Palermo il 16 settembre 1970, sia stato sepolto a Conflenti è credibile. “Oggi – ha detto i dirigente – possiamo avvalerci di nuovi strumenti scientifici e possiamo fare degli accertamenti più approfonditi ed attendibili. E possiamo valutare con maggiore sicurezza se risponde al vero l’informazione secondo cui De Mauro si trova nel cimitero di Conflenti e sia stato sepolto nel 1971 al posto di Salvatore Belvedere”. Quest’ultimo, secondo l’ipotesi degli inquirenti, all’epoca non era deceduto ma aveva interesse a spacciarsi per morto. L’indagine è partita dopo la rivelazione del pentito della ‘Ndrangheta Massimo De Stefano.

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