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Vesuvio, Piedigrotta e San Gennaro
NAPOLI. Ormai siamo arrivati al capolinea dell’estate e rientrati nel bombardamento mediatico delle notizie di minuto in minuto. Si ha la sensazione che ci sia la rincorsa a chi la spari più grossa.
Tra tanti frastuoni di fine estate noi napoletani qualche brivido l’abbiamo provato assistendo ad una sequenza di eventi. La notizia del National Geographic dell’imminente esplosione del Vesuvio basata su valutazioni scientifiche di dubbio valore, ha portato sgomento nelle popolazioni campane. Inoltre, la Campania risulta essere una regione estremamente sismica dove l’ultimo terremoto di una certa intensità si è verificato nel 1980: un “tempo di ritorno” elevato dove la valutazione probabilistica non mette tanta serenità. Poi la festa di Piedigrotta che ritorna dopo venticinquenni con diversi eventi e con i famosi carri. Sorte, malocchio, coincidenze, ma quale carro si incendia? “Sterminator Vesevo”, il carro dedicato al Vesuvio; evento inaspettato a tal punto che i partecipanti alla festa hanno pensato inizialmente che il fumo ed il fuoco facessero parte della scenografia della rappresentazione. Forse tra i partecipanti della festa di Piedigrotta c’era l’inviato del National Geographic che ha appiccato fuoco al carro per dare una certa autenticità alla notizia fornita nei giorni precedenti; altrimenti una coincidenza forte e nello stesso momento inquietante. In cosa resta speranza? Non ci resta che attendere il 19 Settembre e sperare nel miracolo più famoso al mondo. Se nella più malaugurata sorte tale evento non dovesse verificarsi consiglio vivamente a tutti di preparare le valigie ed iniziare a fuggire: altro che presagi scientifici; a quel punto il popolo campano avrebbe solo certezze.
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