Ritira i cinque figli da scuola, scrive alle istituzioni

di Antonio Taglialatela

La scuola media statale TEVEROLA. Dal 20 settembre ha ritirato i suoi cinque figli dalla scuola dell’obbligo ed ora scrive alle istituzioni per chiedere aiuto. Parliamo del signor Carlo Benvenuto, 33 anni di Teverola, della cui vicenda abbiamo parlato nei giorni scorsi.

Padre di otto figli, unico a lavorare in famiglia, Benvenuto ha reddito di soli 11mila euro annui che non gli consentono di far vivere i suoi in una condizione economica dignitosa. Al Comune chiede maggiore attenzione e sostegno economico, in particolare per quanto riguarda l’assistenza domiciliare verso i figli (tra i quali due gemelline che versano in condizioni di salute precarie), i contributi per l’affitto (ha un regolare contratto di locazione di 400 euro mensili, praticamente la metà del suo stipendio), mai riconosciutigli, i sussidi scolastici e il servizio mensa gratuito per la scuola materna, anche questi mai assegnati, e un servizio di trasporto scolastico per i cinque figli che devono frequentare la scuola dell’obbligo, poiché sia lui (che va presto al lavorare al mattino) sia la moglie (costretta in casa ad accudire i bambini) non possono accompagnarli e non se la sentono di mandarli da soli per strada. “Dopo i numerosi incontri avuti con l’assistenza sociale del Comune, a tutt’oggi non sono riuscito ancora a risolvere i miei problemi”, afferma Benvenuto, il quale, in segno di protesta ha ritirato, come dicevamo, i cinque figli dalla scuola ed annuncia che a breve consegnerà le schede elettorali del proprio nucleo familiare. “Che senso ha votarli se poi non ti aiutano?”, si chiede il trentenne padre di famiglia. “Voglio soltanto che mi vengano riconosciuti i diritti sanciti dalla Costituzione Italiana, in quanto la mia famiglia rientra a tutti gli effetti nella categoria delle famiglie numerose”.

.pdfscarica la lettera del Sig. Benvenuto

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