Spaccio in Riviera: Di Fusco scagionato, obbligo di firma per Spino

di Redazione

Il giudice ha stabilito che Di Fusco era estraneo all'attività illecita di SpinoTEVEROLA. Dopo due giorni di fermo è stato scarcerato. Tutte le accuse nei suoi confronti sono cadute e la sua fedina penale resta immacolata. Raffaele Di Fusco, il 19enne che è stato arrestato il 13 agosto a Rimini non era affatto coinvolto nello spaccio di droga che un suo compaesano stava effettuando sulla riviera.

Lui, insieme ad un amico minorenne, M.M., era in campeggio ed aveva fatto solo un favore a Giuseppe Spino, il 20enne che aveva chiesto ai due giovani, ignari di tutto, di custodire nella propria tenda il suo zaino. Quello stesso zaino pieno di stupefacenti che i carabinieri hanno poi trovato a seguito della perquisizione effettuata dopo aver stretto le manette ai polsi di Spino, beccato a spacciare fuori ad un locale. Il giudice di Perugia ha rilasciato Di Fusco il 16 agosto mattina. Il 19enne era assistito dall’avvocato Paccoi di Perugia , immediatamente nominato dalla madre del giovane. Adesso Di Fusco è a casa e questa per lui sarà solo una brutta avventura da raccontare. Mentre per Spino le cose sono andate diversamente: per lui il giudice ha deciso l’obbligo di firma per sei mesi. Intanto, le forze dell’ordine sono alla ricerca del suo complice che è riuscito a sfuggire alla cattura.

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