Aumenti ingiustificati del pane: i DS di Casal di Principe dicono no

di Redazione

Emilio LanfrancoCASAL DI PRINCIPE. In queste settimane mentre infuria la calura estiva e la gente è ancora in vacanza, il pane, bene essenziale nella vita delle persone, a Casal di Principe, come in tante realtà dell’agro aversano, subisce aumenti spaventosi, che in alcuni casi hanno superato il 100%.

Purtroppo sono rimasto allibito da questi aumenti che- dichiara Emilio Lanfranco, segretario cittadino dei DS- non sono dovuti alle normali quotazioni del grano che possono subire variazioni, ma rappresentano una vera e propria speculazione che deve essere stroncata sul nascere. Se il costo del grano aumenta del 5-10 %, il prezzo finale del pane non può, in nessun modo, aumentare del 100%. Il pane non è un bene di lusso, non si può dire se lo vuoi costa tanto, come per un auto di lusso o un gioiello. Qui si tratta di tutelare le famiglie e le fasce più deboli il cui già precario equilibrio economico ne risentirebbe molto. Già per tante di esse è diventato difficile arrivare a fine mese, questo sarebbe un ulteriore salasso che potrebbe avere effetti spaventosi. Il sindaco Cristiano e le autorità preposte devono necessariamente monitorare questi fenomeni, eventualmente convocare tavoli di confronto con i soggetti interessati e le loro associazioni di categoria per capire meglio la situazione che si sta verificando. Una cosa è certa: non deve essere tollerata nessuna operazione speculativa; il pane può e deve essere venduto ad un prezzo equo”. Nei prossimi giorni i DS di Casal di Principe annunciano anche un’iniziativa pubblica in tal senso. Infatti, il prezzo del pane è diventato un vero problema già segnalato in tante realtà dell’agro aversano, dove spesso i sindaci sono direttamente intervenuti su segnalazioni e proteste di associazioni di consumatori, di semplici cittadini e di partiti politici. Così è stato da Trentola Ducenta a Villa Literno dove si sta cercando di arginare il problema.

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