I paletti ostacolano il 118

di Antonio Arduino

un'auto davanti allo scivolo per disabiliAVERSA. Lavori pubblici e barriere architettoniche, una polemica sempre viva ad Aversa per le modalità messe in atto da chi dovrebbe effettuare i lavori pubblici ponendo attenzione al dove e come vanno realizzate le opere cosiddette di “abbattimento” delle barriere stesse.

A riproporla è Mario D’Aniello, medico del 118. “Il mio problema, come operatore del servizio di emergenza territoriale, – dice il sanitario – sono gli scivoli e i paletti messi dall’amministrazione per combattere l’abitudine di alcuni automobilisti di parcheggiare sui marciapiedi”. Un accorgimento che dovrebbe salvaguardare gli scivoli al fine di consentirne l’uso ai diversamente abili in carrozzella, donne con carrozzine e anziani, ma che in realtà, per D’Aniello, crea un nuovo ostacolo alla mobilità. “Anche a quella dei nostri operatori che -osserva il medico dell’emergenza – dovrebbero usare gli scivoli per far passare comodamente ammalati in barella, ma che invece sono costretti a fare dei salti mortali per compiere il servizio”. “Non si capisce – continua – perché quando si interviene su una strada, per eliminare le barriere, nessuno segua come vengono effettuati il lavori. Così facendo, spesso succedere che si posizionino scivoli in maniera inidonea all’uso a cui sono destinati, quando non si fa di peggio, installando sullo scivolo dei paletti dissuasori di sosta, come è stato fatto in quasi tutte le strade Mario DAniello, medico del 118 di Aversadella città”. “In questi casi addirittura si crea l’ostacolo. In pratica prima si prova ad eliminare la barriera, facendo uno scivolo approssimativo, poi la si ricrea mettendo un paletto. Realizzando così una barriera peggiore di quella che c’era”, osserva il medico indicando i paletti installati su uno scivolo di via Tiziano. Una scelta fatta dai responsabili della viabilità cittadina per impedire che automobilisti indisciplinati parcheggino le loro vetture sul marciapiede, servendosi proprio dello scivolo come comodo accesso all’anomala area di sosta. Un modo semplice per prevenirne l’abuso. “E’ una buona intenzione ma – riprende D’Aniello – si cade dalla padella nella brace. Perché il rimedio non solo non serve ma crea nuovi problemi visto che c’è chi parcheggia la vettura comunque davanti allo scivolo, accostandola proprio ai paletti. Se intervenissero i vigili urbani, appioppando multe e togliendo punti secondo quanto previsto dal codice della strada. Sono sicuro –conclude il medico del 118- che anche i più ostinati cambierebbero modo di fare”.

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